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Treviso. Museo Nazionale Collezione Salce, “Verso il boom! 1950 – 1962”

La curatrice Marta Mazza: “Passata la guerra, un incontenibile entusiasmo progettuale si diffonde capillarmente nel Paese. E la pubblicità riflette e anticipa, sottolinea, enfatizza questo sentimento, vivendo un momento di straordinaria effervescenza” TREVISO -  La mostra “Verso il Boom! 1950 – 1962”, che aprirà i battenti il prossimo 28 settembre, conclude il ciclo delle Illustri persuasioni, il progetto espositivo a cura di Marta Mazza, che ha segnato l’apertura al pubblico del Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso.  L’esposizione propone le creazioni pubblicitarie dal secondo dopoguerra fino al 1962 e racconta, come spiega  il Direttore del Polo Museale Veneto, Daniele Ferrara, lo straordinario momento storico della ricostruzione e della ripresa produttiva preludendo  al vero boom economico e demografico che si configurò negli anni successivi. Marta Mazza, che del Museo Nazionale Salce è il Direttore, scrive: “Passata la guerra, un incontenibile entusiasmo progettuale si diffonde capillarmente nel Paese. E la pubblicità riflette e anticipa, sottolinea, enfatizza questo sentimento, vivendo un momento di straordinaria effervescenza. Autori già maturi e specializzati da tempo nella grafica illustrata, reiterano con caparbietà i fasti del cartellonismo delle origini - è il caso di Dudovich, di Boccasile, di Edel - o ne rinnovano radicalmente i modi - Carboni, Nizzoli - beneficiando di spunti progettuali desunti da una consapevolezza professionale decisamente più complessa, esercitata nell’ambito di strategie comunicative che inseriscono il manifesto - nemmeno più così indispensabile - in promozioni pubblicitarie ad ampio spettro che il prodotto lo imballano, lo etichettano, lo animano. Giovani geni venuti dal nord - lo svizzero Huber, l’olandese Noorda, il tedesco Engelmann - intercettano a Milano i fermenti generativi del migliore design e della più emancipata cultura d’impresa, disegnando immagini così perfettamente attuali da essere oggi, a settant’anni di distanza, vive e storiche al contempo. Ma infine, nel generale innamoramento per l’America - da cui arrivano bevande, detersivi e agenzie pubblicitarie, minime avanguardie tangibili di quello che resta un sogno ancora lontano - spicca il caso tutto italiano di Armando Testa: ispirato dai precorrimenti di Federico Seneca e alimentato da una grande cultura pittorica, si rivelerà a lungo capace di ineguagliati traguardi di sintesi e di efficacia comunicativa”. In contemporanea con questa mostra storica, il Museo ospita anche la monografica di Riccardo Guasco intitolata “Punt e a capo, Manifesti Sostenibili 100% Bio”, curata da Nicola Ferrarese.  Guasco interpreta il “il manifesto illustrato”, proponendo per questa esposizione otto manifesti inediti, realizzati per l’occasione, sul tema della sostenibilità ambientale.  La mostra resterà aperta fino al 17 marzo 2019. {igallery id=8770|cid=1117|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Info: www.collezionesalce.beniculturali.it   ...

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