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RAW 2017. Alla Galleria Curva Pura arriva Fabio Mariani

RAW 2017. Alla Galleria Curva Pura arriva Fabio Mariani

L’artista espone in questa personale i lavori più recenti, frutto di una ricerca che è partita da poco più di un anno e che nasce dalla volontà  di un ritorno alla natura archetipica, attraverso l’uso dell’inchiostro ferro gallico

ROMA – Nell’ambito della Rome Art Week 2017, la Galleria Curva Pura di Roma ospita la personale di Fabio Mariani, dal titolo IN NUCE. Mariani, romano classe 1980, concentra la sua ricerca pittorica sulle potenzialità e i limiti della materia, traducendo la realtà percepita in un “Universo interiore” ricco di paesaggi e racconti. Le vibrazioni di luce e colore della sua tavolozza svelano il suo senso di spiritualità e libertà, e diventano per lo spettatore uno specchio per l’anima.

L’esposizione IN NUCE, curata da Elena Lago, è frutto di una ricerca di Mariani partita da poco più di un anno, nata dal desiderio di un ritorno alla natura archetipica, attraverso l’uso dell’inchiostro ferro gallico. Ricavato dal tannino delle galle che si trovano sui rami delle querce, prodotte da piccoli insetti parassiti che vi fanno crescere le loro larve, l’inchiostro è dunque racchiuso in nuce in un organismo che contiene e produce vita. In un percorso circolare che parte dalla raccolta delle galle nei boschi, passa per la preparazione “alchemica” dell’inchiostro e finisce con la sua applicazione, Mariani si muove da un medium tratto dalla natura per ricreare la natura stessa sulla tela o su piccole lastre di alluminio. 

Da questa sperimentazione scaturiscono paesaggi che sembrano racchiudere una pulsazione ritmica che appunto esplode da un embrione, da una noce di vita: si tratta di superfici dall’aspetto organico e multiforme generato dal particolare comportamento dell’inchiostro unito all’acqua. 

Attraverso l’uso di questo inchiostro antico, usato per i manoscritti medievali, Fabio Mariani non è più soltanto un pittore, ma ricomincia ad essere un artigiano che lavora a stretto contatto con la natura, per dar vita a una sorta di missione che ha come scopo finale la sostenibilità, contenuta IN NUCE nel significato naturale e quasi biologico di questo processo artistico.

La mostra, aperta la pubblico fino al 9 novembre, è organizzata da River of Trees, un progetto artistico che indaga, all’interno dello Spazio Curva Pura, le sperimentazioni contemporanee e i nuovi linguaggi italiani e internazionali.

http://www.materiasutela.net/

Vademecum

IN NUCE
Opening 11 ottobre 2017 ore 18.30/ Finissage 09 novembre ore 18:30
GALLERIA CURVA PURA
Via Giuseppe Acerbi, 1

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Milano. Spazio PAePa ospita “T-RAME”, un progetto espositivo di Antonella Zazzera

Antonella Zazzera - Quadro II - M17 , 2017 Fili di rame - 71 x 52,5 x 4 cm.

La mostra a cura di Federico Sardella presenta otto sculture realizzate nel corso di questo anno, concepite e pensate appositamente per questo spazio

MILANO – Lo Spazio PAePA di Milano, diretto da Giuliano e Nunzia Papalini, ospita fino al 4 dicembre 2017 “T-RAME”, un progetto espositivo di Antonella Zazzera, a cura di Federico Sardella.

L’esposizione presenta otto sculture realizzate nel corso di questo anno, concepite e pensate appositamente per lo spazio che le ospita, come è consuetudine per l’artista. 

Di queste, due nuovissimi lavori (non a caso titolati Quadri) “rendono palpabile quella innegabile, spessa, limpida coltre pittorica che sin dagli esordi, sin dalla costruzione delle prime sculture in fili di rame, governa le superfici di tutte le opere” – spiega il curatore. “Diversamente dagli Armonici, la cui foggia sinuosa e accattivante distrae dal disegno, nei Quadri – sottolinea Sardella – avendo ridotto la forma ad un campo, rinunciando a evoluzioni e curve, Antonella Zazzera mette in evidenza tutto quello che sta dentro l’opera, la sua superficie e quella che lei stessa descrive come campitura pittorica”.

“Questa nuovissima serie di opere, sono così una ulteriore convalida a proposito della circolarità del suo lavoro. – continua il curatore – Sono pezzi molto impegnativi, che vanno realizzati con le dovute accortezze: impostati, lasciati sedimentare, ripresi e poi ancora ripresi nel tempo lungo e dilatabile che distingue il loro svolgersi. Come la pittura, necessitano della stesura di un fondo omogeneo, sul quale poi si aggiungono metri e metri fili di rame, senza che mai questi si intreccino. Il ponderato processo di sedimentazione che genera l’opera, che gli dà corpo e spessore, prevede che l’andamento dei filamenti abbia una dominanza di verticali, interrotte e strumentalizzate dal disegno finale”.

Vademecum

Spazio PAePa
Via Alberto Mario 26/b – Milano
2 ottobre – 4 dicembre 2017
Telefono +39 348 2314811 – +39 02 39401170
Orari apertura: lun. – ven. 10,00 / 12,30 – 15,30 / 19,00 – sabato su appuntamento

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Institut français Milano. Torna a Milano l’edizione speciale 2017 di Video Sound Art

Institut français Milano. Torna a Milano l'edizione speciale 2017 di Video Sound Art

Protagonista di questa seconda sezione del festival a cura di Laura Lamonea è l’eclettico e visionario artista francese Hӧel Duret che presenta l’installazione complessa NFT ph<7

MILANO – Dal 4 al 14 ottobre torna a Milano “LA GRANDE OCCASIONE” Edizione Speciale di VIDEO SOUND ART, festival e centro di produzione di arte contemporanea che promuove linguaggi innovativi e pratiche di contaminazione, incentivando la sperimentazione di nuove tecnologie in ambito artistico.

Questa seconda sezione del festival a cura di Laura Lamonea, in continuità con la precedente, è dedicata al tema dell’Abitare, inteso come “essere ovunque a casa propria” di cui parla Ugo La Pietra, ospite al festival lo scorso maggio; il titolo dell’Edizione Speciale riprende l’omonimo film che La Pietra produsse nel 1973: “La grande occasione”.

Dopo Yuri Ancarani, Ugo La Pietra e Bibi Yamamoto, VSA Edizione Speciale “LA GRANDE OCCASIONE” porta a Milano l’eclettico e visionario artista francese Hӧel Duret.

Classe 1988, Hӧel Duret ha esposto le proprie opere in alcuni tra i più prestigiosi spazi culturali del mondo, tra cui il Centre Pompidou, il Palais de Tokyo, Palazzo Strozzi, l’ Opéra Garnier – Opéra de Paris, il Seoul Art Museum, Yishu 8 a Beijing, la Martos Galery a Los Angeles.

Artista transdisciplinare, il francese Duret non disdegna lo strumento acuto dell’ironia e perfino dell’espressione ‘burlesque’ per trasmettere il suo pensiero critico nei confronti del mondo e della storia dell’arte, di cui la sua opera è piena di citazioni.

Con la sua riflessione plastica che incrocia cinema, danza, pittura, musica, design e architettura, Hӧel Duret presenta a Milano l’installazione complessa NFT ph<7, una serra idroponica fantasmagorica, interamente prodotta da Video Sound Art, realizzata con piante, circuiti di irrigazione e sistemi luminosi. L’opera invita il pubblico ad assistere allo spettacolo di questa specie di natura: un organismo manipolato le cui piante crescono lontane dal suolo e le coltivazioni si sviluppano senza terra né sole.

Attraversando l’installazione, un nuovo video mette in scena il risveglio di una ninfa che percorre questa stessa scenografia nella folla di un festival di musica elettronica elettrizzata.

L’installazione, una nuova serie di dipinti a olio e le proiezioni di un’inedita opera video occuperanno gli spazi della Galleria dell’lnstitut français Milano.

In occasione del vernissage di Video Sound Art “La Grande Occasione”, mercoledì 4 ottobre alle ore 18, e nei giorni successivi fino al 10 ottobre, dalle ore 16 alle ore 18, sarà possibile assistere alla proiezione gratuita di opere video di Duret che verranno proiettate in loop nella Sala Cinema dell’lnstitut français Milano.

Video Sound Art ospiterà anche un programma di talk/incontri condotti da personalità del mondo dell’arte, teorici ed esperti del rapporto tra produzione artistica e paesaggio, invitati a dare un proprio contributo sui temi di riflessione portati all’attenzione del pubblico.

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I TALK di VIDEO SOUND ART: ospiti, artisti e critici internazionali 

Institut français Milano

Programma incontri

Giovedì 5 ottobre, dalle ore 15:00 alle 19:00 – Galleria

Conversazioni con l’artista in Galleria

Venerdì 6 ottobre, ore 19:00 – Sala Cinema

“La dimensione scenica dell’immagine video” di Mathilde Roman

Sabato 7 ottobre, ore 19:00 – Sala Cinema

“Art Industries: il futuro tecnologico tra arte, design, moda e cultura contemporanea” di Marco Mancuso 

Domenica 8 ottobre, ore 18:00 – Sala Cinema

Artialisation del paesaggio in situ in visu – Intersezioni tra pratiche di architettura del paesaggio e pratiche artistiche” di Anna Lambertini

*Data in attesa di definizione*, ore 19:00 – Sala Cinema

“Il radicante” di Nicolas Bourriaud

Ingresso libero.
Per partecipare ai talk è necessaria la prenotazione info@videosoundart.com

I talk si svolgeranno in lingua francese con traduzione simultanea a cura dell’institut français Milano.

VIDEO SOUND ART festival
LA GRANDE OCCASIONE
Dal 4 al 14 ottobre
Institut français Milano
Vernissage 4 ottobre 18:00 – 21:00
Institut français Milano
Palazzo delle Stelline – Corso Magenta, 63
Giovedì 5 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Incontri I Galleria, 15-19: Conversazioni con l’artista in Galleria
Proiezione I Sala Cinema, 16-18: Build your own landscape, 2011
Venerdì 6 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Proiezione I Sala Cinema, 16-18: Build your own landscape, 2011
Incontri I Sala Cinema, 19: “La dimensione scenica dell’immagine video” di Mathilde Roman
Sabato 7 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Incontri I Sala Cinema, 19: “Art Industries: il futuro tecnologico tra arte, design, moda e cultura contemporanea” di Marco Mancuso
Domenica 8 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Proiezione I Sala Cinema, 16-18: Build your own landscape, 2011
Incontri I Sala Cinema, 18: “Artialisation del paesaggio in situ e in visu – Intersezioni tra pratiche del paesaggio e pratiche artistiche” di Anna Lambertini
Lunedì 9 – Sabato 14 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Proiezione I Sala Cinema, 16-18: Build your own landscape, 2011

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Mucciaccia Contemporary di Roma. “Piano CIELO / Piano TERRA”, la personale di Nicole Voltan

Mucciaccia Contemporary di Roma.

Una riflessione tra TERRA e CIELO, una mostra divisa per ubicazione sui due livelli della galleria, ma unita nel profondo: cielo sopra e terra sotto, impalpabile e fisico, dinamismo e staticità, macro e micro, futuro e passato…

ROMA – E’ a cura di Gianluca Marziani, critico e curatore di arte contemporanea, attualmente direttore artistico di Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, la mostra che inaugura il prossimo 11 ottobre alla Mucciaccia Contemporary. “Piano CIELO / Piano TERRA” è il titolo della personale di Nicole Voltan, artista di Mestre, classe 1984. 

Il legame tra il progetto e lo spazio è chiaro già dal titolo della mostra. Una galleria su due livelli, piano su strada e primo piano, accoglie una riflessione dell’artista tra TERRA e CIELO. Si tratta di una mostra divisa per ubicazione ma unita nel profondo: cielo sopra e terra sotto, impalpabile e fisico, dinamismo e staticità, macro e micro, futuro e passato…

Al Piano TERRA sono esposte opere realizzate con materiali naturali, come tufo e ferro ma anche tessuti come il cotone e la luce partecipano alla creazione degli oggetti scultorei. Opere che, come una sorta di pianeti autonomi, hanno una loro vita endogena, ognuna con una sua narrazione interna. 

Al Piano CIELO 759 aghi formano le 88 costellazioni del nostro cielo, offrendoci una trama respingente e attrattiva allo stesso tempo,  in perfetta sintonia con la vitalità di un universo che è perenne distruzione e rigenerazione. 

Come afferma il curatore “Colpisce il contrasto tra la giovane età e la lucida riflessione su temi filosoficamente complessi, ambiziosi per istanze teoriche e processo creativo. Nicole Voltan osserva la dimensione macro dell’esistente per poi produrre analisi ramificate, seguendo un’estetica di rarefatta bellezza e aderenza al Pianeta, lungo soluzioni eterogenee che mostrano disciplina, talento minuzioso, controllo fisico del metodo, sublimazione visionaria”.

La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato bilingue (italiano-inglese, Carlo Cambi Editore), con testi di Gianluca Marziani e Maurizio Savini.

Vademecum

Piano CIELO / Piano TERRA
Curatore: Gianluca Marziani
Catalogo: Carlo Cambi Editore
Sede: Mucciaccia Contemporary, Piazza Borghese 1/A, 00186 Roma
Orari: dal martedì al sabato 10.30 – 19.00; domenica e lunedì chiusi
 

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Roma. Le “carte colorate” e i disegni di Marilù Eustachio a Villa Pamphilj

Roma. Le “carte colorate” e i disegni di Marilù Eustachio a Villa Pamphilj

L’artista: “In entrambi si può rintracciare la mia fascinazione e il mio interesse per il ‘limite della percezione’. I colori, i segni appaiono chiari o sembrano voler scomparire a seconda della trama o delle velature, delle assonanze o delle dissonanze, degli accentramenti o delle dissolvenze”

ROMA – Fino la 29 ottobre presso la Biblioteca Villino Corsini di Villa Pamphilj è aperta al pubblico la mostra dell’artista Marilù Eustachio. In esposizione una serie di “carte colorate” e di disegni realizzate in questi ultimi anni. Come spiega la stessa artista: “In entrambi si può rintracciare la mia fascinazione e il mio interesse per il ‘limite della percezione’. I colori, i segni appaiono chiari o sembrano voler scomparire a seconda della trama o delle velature, delle assonanze o delle dissonanze, degli accentramenti o delle dissolvenze. Mi affascina il ‘limite’ perché permette di cogliere l’istante del mutamento e della variazione ma anche la durata di questo mutamento e di queste variazioni nella carta, negli occhi e nella mente”. 

Pittrice, disegnatrice e fotografa, Marilù Eustachio è nata a Merano nel 1935, per trasferirsi dopo poco a Roma dove tuttora vive e lavora. Per molti anni ha insegnato pittura negli Istituti di Osservazione per Minorenni. 

Tra le mostre personali degli ultimi 10 anni ricordiamo “Il Labirinto del tempo”, taccuini e disegni su carta presentati alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna (2005), “Inchiostri e acquerelli”, Sala della Crociera, Ministero dei Beni Culturali, Roma (2012); “L’angelo del visibile” (2010) e “Trasferimenti” (2013) alla Galleria La Nuova Pesa di Roma.

Tra le mostre collettive degli ultimi anni ricordiamo la partecipazione alla 54°Biennale di Venezia, Padiglione Italia/Arsenale (2011),“Ritratto di una città. Arte a Roma 1960-2001”, MACRO, Roma (2013); “Autoritratte”, Galleria degli Uffizi, Firenze (2010); “Mitografie”, Museo Carlo Bilotti, Roma (2009); “Autoritratto-Autobiografia”, Museo H.C.Andersen, Roma (2007); “Goffredo Parise e gli artisti”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2007); “Le donne che hanno fatto l’Italia”, Complesso del Vittoriano, Roma (2012).

Vademecum

Biblioteca Villino Corsini – Villa Pamphilj
largo 3 giugno 1849, snc
Villa Doria Pamphilj – tel. 06 45460690
Fino al 29 ottobre, ore 10/17

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Roma. Massimiliano Tommaso Rezza alla Colli independent art gallery

Roma. Massimiliano Tommaso Rezza alla Colli independent art gallery

La stagione autunnale della galleria romana si è aperta lo scorso 22 settembre con l’esposizione Die andere Seite a cura di Daniela Cotimbo

ROMA –  Spunto per questa personale di Massimiliano Rezza è l’opera di Alfred Kubin, che dà anche il titolo alla mostra. Il progetto è focalizzato sul prelievo e l’accumulo di immagini provenienti dalla rete, selezionate, non in funzione di una logica precostituita, ma in virtù di una volontà di decostruzione della fotogenia.

Si tratta, nella maggior parte dei casi, di serie di fotogrammi attraverso cui Rezza interroga il medium fotografico, prediligendo la forma aperta e indefinita a quella narrativa. 

Spiega Cotimbo: Massimiliano non interviene sull’immagine, il suo intervento consiste nella selezione e nell’accumulo. Non sempre si tratta di immagini isolate, talvolta Rezza decide di mostrarci intere sequenze di fotogrammi il cui carattere resta enigmatico. L’interesse dell’artista non è quello di determinare con le sue scelte la direzione per una nuova lettura della storia, o delle storie, ma piuttosto quello di indagare i meccanismi insiti nell’immagine stessa, in grado di provocare attrazione e/o repulsione”.  “Il prelievo è l’occasione per una sospensione del giudizio, l’accostamento privo di logiche determinate permette alle immagini di manifestarsi per quello che sono, dei seducenti simulacri la cui origine resta ignota”.

“Il gioco diventa ancora più ‘spinto’ – aggiunge la curatrice – “quando Rezza decide dinserire all’interno della serie fotogrammi relativi alla residenza Hitler e Eva Braun a Berghof, tra le montagne bavaresi”Infatti all’interno di questo archivio, costituito da più di 1500 immagini, sono presenti circa 30 fotogrammi prelevati da video personali di Eva Braun in cui sono ripresi momenti di vita privata di Adolf Hitler.  Queste immagini vengono assorbite dal flusso magmatico dell’archivio e perdono il loro carattere disturbante. Il Führer non è immediatamente riconoscibile e diventa solo una figura umana tra molte altre.

“Tutto il lavoro – sottolinea l’artista – è una traduzione di un’esperienza onirica o di un’allucinazione dove le immagini sembrano avere la stessa qualità o natura; non importa quale sia la loro origine. Le fotografie di Hitler sono un Cavallo di Troia trascinato all’interno delle mura della nostra città.” 

In mostra una serie di oggetti-libro racchiudono la complessità dell’archivio pur non offrendo mai una visione unica d’insieme. Mentre tre stampe in grande formato, che accompagnano il progetto espositivo, indagano la natura ambigua del frammento web.

L’esposizione sarà visitabile fino al 28 ottobre 2017. 

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Vademecum

Massimiliano Tommaso Rezza
22 settembre / 28 ottobre 2017
Colli independent Art Gallery
Via di Monserrato 40, Roma

tel. 0039 066869673
mob. 334 7124065 / 349 5240942
www.colli-independent.com
info@colli-independent.c

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Nero Gallery presenta la prima mostra personale di Tony Cheung

Belconing time - giclée printing on paper - 110x56 cm

La censura cinese, le infinite contraddizioni tra l’antica cultura ed educazione e la nuova industrializzazione e globalizzazione, il taoismo con il suo concetto di “vuoto”, sono questi i temi sui quali è incentrata l’esposizione a cura di Giulia Capogna e Daphnée Thibaud

ROMA – La Nero Gallery ospita dal 23 settembre al 4 novembre la prima mostra personale dell’artista cinese Tony Cheung, classe 1987, illustratore e disegnatore di Guangzhou, meglio nota come Canton.

L’esposizione, a cura di Giulia Capogna e Daphnée Thibaud, è il risultato di un progetto dell’artista, nato nel 2010, incentrato sul tema della censura cinese. 

Il meccanismo di filtraggio e sbarramento della rete, da parte del governo di Pechino, comincia in particolare a partire dal 2008, un anno segnato da diversi eventi, alcuni dei quali catastrofici, come il terremoto che coinvolge gran parte del paese con moltissimi morti, ma anche l’occidentalizzazione, i giochi olimpici…

La censura di Facebook e Youtube diviene per il governo un deterrente per arginare possibili idee rivoluzionarie come quella dei Gelsomini in Tunisia.

Il lavoro di Cheung, che vive e lavora tuttora in Cina, si concentra inoltre sulle infinite contraddizioni che convivono in questa nazione, contraddizioni che sono alla base delle illustrazioni dell’artista, le quali reinterpretano alcuni personaggi e aspetti della società cinese. I colori sono forti così come le immagini che racchiudono in sé erotismo e sensualità insieme ad una forte vena satirica. Mao, Stalin, Marx sono trasformati, resi nuovi e bizzarri e allo stesso tempo iconici, utilizzando uno stile che mescola tra loro la cultura pop americana degli anni ’50-’60, quella dei manga e quella dittatoriale fino a toccare l’arte classica giapponese. 

Nelle sue opere Cheung sviluppa anche un motivo etico desunto dalla filosofia taoista cinese del WuWei (azione senza azione), in cui il concetto di “vuoto” diventa la via per raggiungere l’ordine cosmico e la pace interiore. Secondo il taoismo, infatti, l’azione eccellente è quella che si realizza in assenza di moventi e nel vuoto di finalità, lasciando che ogni azione si produca seguendo la propria spontanea natura. In base a questo principio anche l’opera di Cheung diviene una espressione della propria visione che deve lasciar libero lo spettatore di poter riflettere autonomamente e indipendentemente.

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Vademecum

Nero Gallery
EASTERN PALACE FOR PLEASURE
A cura di Daphnée Thibaud e Giulia Capogna
Mostra personale di Tony Cheung
dal 23 settembre al 4 novembre 2017
23 settembre dalle 19.00: Vernissage di “Eastern Palace For Pleasure” a Nero Gallery
Via Castruccio Castracane, 9
00176 Roma – Pigneto
nerogallery.com
info@nerogallery.com
+390627801418
Orari di apertura:
Dal martedi alla domenica dalle 16.00 alle 20.00
Opening times:
From Tuesday to Sunday – 4 p.m. to 8 p.m.

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