Roma. Presentato il programma della 17esima Quadriennale d’arte del 2020
Sarah Cosulich, il nuovo direttore artistico: “Vogliamo diventare un punto di riferimento, un luogo di incontro e di dialogo per l'arte italiana ed essere partner delle istituzioni straniere che scelgono di presentare progetti di artisti italiani” ROMA - Il programma culturale della 17esima Quadriennale d’arte è stata presentata il 13 marzo presso il nuovo spazio We Gil a Roma. Obiettivo della Fondazione La Quadriennale, a partire dal 2018, è sicuramente quello di consolidare la promozione dell’arte italiana contemporanea durante il triennio, di fornire strumenti e idee per accrescere la circolazione e la fruizione della produzione artistica italiana e di arricchire di una dimensione internazionale le attività della Quadriennale. Tre sono in particolare le iniziative che caratterizzano il progetto per il triennio: “Q2020” che rappresenta il percorso preparatorio di ricerca e allo stesso tempo l'esito finale, la 17a Quadriennale d'arte del 2020; “Q-Rated” che prevede una serie di workshop e simposi in Italia per stimolare il dialogo e lo scambio di idee sul territorio e arricchire le prospettive degli artisti e la loro apertura verso l'esterno; “Q-International” che è un'iniziativa nuova, focalizzata a sostenere le istituzioni straniere che espongono artisti italiani, ampliando la conoscenza internazionale del loro lavoro. Il presidente della Fondazione Franco Bernabè ha affermato: "A solo un anno dalla conclusione della 16esima edizione, abbiamo mantenuto la promessa di continuità e con il CdA, abbiamo avviato il nuovo percorso nominando, per la prima volta nella storia della Quadriennale, la figura del direttore artistico. Si tratta - ha aggiunto Bernabè - di un chiaro segnale della volontà di assicurare continuità al progetto Quadriennale e al più ampio processo di costruzione di un piano a sostegno dell'arte contemporanea. La gestione virtuosa della Quadriennale ci permette di avviare autonomamente le nostre attività”. Il neo direttore artistico Sarah Cosulich ha invece spiegato: “Vogliamo diventare un punto di riferimento, un luogo di incontro e di dialogo per l'arte italiana ed essere partner delle istituzioni straniere che scelgono di presentare progetti di artisti italiani. Ritengo - ha detto ancora Cosulich - che questa sia la principale missione della Quadriennale nel percorso di avvicinamento alla mostra del 2020”. Per quanto concerne il rapporto tra Quadriennale e Roma, Cosulich ha detto: "Roma sarà la sede dei workshop, è importante come punto di partenza che deve funzionare verso l'esterno, portando il mondo internazionale a Roma. Ci piacerebbe stimolare la presenza e il fermento e Roma offre queste opportunità. Sicuramente cercheremo di connetterci con il territorio”. Ulteriore novità per la prossima edizione della manifestazione è l'inserimento di una nuova figura, quella del curatore accademico che sarà Stefano Collicelli Cagol che co-curerà la Quadriennale insieme a Cosulich. ...