Rogo al Museo Nazionale di Rio de Janeiro
In fumo “duecento anni di lavoro, ricerca e conoscenza”. Il presidente Michel Temer: “la perdita della collezione del Museo Nazionale è incalcolabile" RIO DE JANEIRO - Un enorme incendio è divampato domenica 2 settembre al Museo Nazionale di Rio de Janeiro. Una tragedia che ha distrutto e polverizzato una collezione immensa che comprendeva opere d'arte e reperti risalenti all'epoca greco-romana e dell'antico Egitto, ma anche il più antico fossile umano trovato all'interno dei confini brasiliani, noto come “Luzia”, risalente a 12 mila anni fa. Si tratta infatti di una delleprime abitanti del Brasile. Il museo, fondato circa 200 anni fa, è stato investito dalle fiamme durante la chiusura notturna. L’incendio è divampato intorno alle 22.30. I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme solo dopo diverse ore di lavoro, ma sono ancora ignote le cause. "Questo è un giorno tragico per il Brasile", ha dichiarato il presidente Michel Temer. "Duecento anni di lavoro, ricerca e conoscenza sono andati perduti, la perdita della collezione del Museo Nazionale è incalcolabile", ha aggiunto. Il museo, considerato il quinto più grande al mondo per la collezione esposta comprendente 20 milioni di pezzi, ospitava tra l’altro anche lo scheletro di un dinosauro trovato nella regione del Minas Gerais, insieme al più grande meteorite scoperto in Brasile, che era chiamato “Bendego”, del peso di 5,3 tonnellate. Il Museo ospitava nelle sue vetrine il cranio di “Luzia” e una ricostituzione del suo volto che rivelava tratti somatici simili ai neri africani e agli aborigeni australiani. Al tempo della sua scoperta gli studiosi cominciarono a correggere le principali teorie sul popolamento delle Americhe e considerarono il reperto fra i “maggiori tesori archeologici”. Luiz Fernando Dias Duarte, vice direttore del museo ha espresso "immensa rabbia" per quanto accaduto e ha accusato le autorità brasiliane di "mancanza di attenzione”. Sottolineando come il museo non abbia mai ricevuto il sostegno necessario, Duarte ha quindi spiegato:“Abbiamo combattuto per anni con diversi governi per avere le risorse per preservare adeguatamente tutto ciò che è andato distrutto oggi”. ...