Restaurata la Tomba degli Scudi a Tarquinia
Un capolavoro, tra i più rappresentativi dell’arte etrusca, un gioiello del IV secolo a.C., rinasce dopo un intervento cominciato nell'estate 2016 e realizzato da Maria Cristina Tomassetti e Chiara Arrighi sotto la supervisione della Soprintendenza ROMA - Rinasce dopo un restauro durato oltre due anni e reso possibile grazie al contributo de "I Luoghi del Cuore" promosso dal FAI, la Tomba degli Scudi, un vero e proprio capolavoro del IV secolo a.C., nella Necropoli etrusca dei Monterozzi a Tarquinia (VT), sito nominato nel 2004 Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco insieme alla necropoli di Cerveteri. L’intervento di restauro, cominciato nell'estate 2016 e realizzato con la modalità del “cantiere aperto”, e quindi con alcune visite guidate straordinarie per raccontare le fasi del recupero e le tecniche utilizzate, è stato condotto da Maria Cristina Tomassetti e Chiara Arrighi sotto la supervisione della Soprintendenza. Il restauro ha permesso di salvare l'apparato pittorico ancora esistente della camera centrale della tomba e di riportare alla luce figure, iscrizioni e dettagli mai visti prima. Dopo la camera centrale rimangono da fare altri lavori sul soffitto, sulla camera di fondo, decorata con gli scudi da cui la tomba prende il nome, e sui due piccoli ambienti laterali, privi di decorazioni. L'auspicio è che questo intervento, reso possibile grazie alla collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, possa rappresentare uno stimolo e un traino per il reperimento di altri fondi, anche tramite il portale Art Bonus. La Tomba degli Scudi, che celebra le virtù e il rango dei Velcha, raffigura il momento della partenza del defunto verso l'oltretomba e il banchetto funebre cui partecipano idealmente tutti i membri della famiglia. Il suo recupero è stato votato da 5.681 persone in occasione della settima edizione de “I Luoghi del Cuore” il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI - Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Grazie ai voti ricevuti, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale ha potuto partecipare al bando per la selezione degli interventi che la Fondazione promuove dopo ogni edizione del censimento e ricevere un contributo di 24.500 euro per il restauro della camera centrale, bisognosa di cure. La collaborazione tra FAI e Soprintendenza continuerà al fine di permettere periodicamente la fruizione pubblica di questo luogo eccezionale (le prossime aperture - a cura della Delegazione FAI di Viterbo - sono in programma per domenica 30 settembre e sabato 27 ottobre), situato al di fuori del perimetro di visita della Necropoli dei Monterozzi. Il Comune di Tarquinia ha anche stanziato un contributo destinato a una pubblicazione sulla Tomba degli Scudi e sui restauri, attualmente in fase di preparazione. ...