Raffaello e l’eco del mito alla GAMeC di Bergamo
Dal 27 gennaio una grande mostra, a cura M. Cristina Rodeschini, Emanuela Daffra e Giacinto Di Pietrantonio, racconta la formazione del maestro urbinate, la sua attività e la sua fortuna BERGAMO - Un corpus di preziose opere, provenienti dai più importanti musei del mondo, tra cui la National Gallery di Londra, il Staatliche Museen zu Berlin - Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Pushkin State Museum of Fine Arts di Mosca e lo State Hermitage Museum di San Pietroburgo, raccontano il percorso artistico del grande Maestro urbinate, partendo dalla sua formazione e dalle sue radici. Sono oltre venti i lavori originali di Raffaello esposti che dialogheranno con grandi maestri dal ‘400, fino ad arrivare ai giorni nostri. Il percorso espositivo si completa infatti con un nucleo scelto di opere del Novecento e del XXI secolo, realizzate dagli artisti che meglio ne hanno raccolto l’eredità, da De Chirico a Picasso da Luigi Ontani a Giulio Paolini, da Francesco Vezzoli a Christo e Vanessa Beecroft. Il clima della raffinata corte dei Montefeltro a Urbino, la capacità dell’artista di assorbire ed elaborare le suggestioni provenienti dai colleghi e dall’antico in un linguaggio del tutto personale e di altissima qualità, sono evocate dalle opere in mostra di Giovanni Santi, di Pedro Berruguete, di Perugino e di Pintoricchio. Il percorso prosegue con un’indagine intorno al San Sebastiano, capolavoro del giovane Sanzio presente nelle collezioni dell’Accademia di Carrara. L’esposizione restituisce infatti un quadro esaustivo della formazione di Raffaello e ripercorre la straordinaria fortuna dell’artista a partire dall’Ottocento, quando il prezioso dipinto giunge a Bergamo nel 1833. Proprio negli stessi anni artisti e collezionisti riscoprono la prima attività del maestro e si appassionano alla sua biografia. La sala dedicata alla contemporaneità evidenzia come Raffaello venga percepito dagli artisti degli ultimi cento anni, non solo come un mito, ma come una presenza viva con la quale confrontarsi e misurasi costantemente. La mostra, visitabile fino al 6 maggio, è stata realizzata dalla Fondazione Accademia Carrara in collaborazione con la GAMeC e in coproduzione con Electa/Marsilio. {igallery id=5442|cid=837|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Vademecum GAMeC – via San Tomaso, 53
INFO E PRENOTAZIONE GRUPPIPrenotazione t. 035 051 43 56 (lun - ven 10.00 - 17.00)Informazioni su visite e laboratori info@admaiora.education
INFO E PRENOTAZIONE INDIVIDUALIInformazioni info@raffaellesco.it Informazioni / t. 328 1292393 (lun/ven 10 - 19)Acquisto biglietti ticketlandia.comORARI
Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.00 (chiusura della biglietteria alle 18.00).
Chiuso il martedìBIGLIETTI
intero: 12 euro ...