Perugia. In mostra cento capolavori dall’Accademia Nazionale di San Luca
Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla. Dal 21 febbraio in esposizione a Palazzo Lippi e Palazzo Baldeschi magnifiche opere appartenenti a una delle più antiche istituzioni culturali italiane PERUGIA - Giunge a Perugia, curata da Vittorio Sgarbi una mostra di ampio respiro, con capolavori che documentano la grande arte tra il Quattrocento e il recente Novecento. In esposizione dipinti e sculture di grandi artisti italiani e stranieri, a partire da Raffaello, passando per Pietro da Cortona, Guercino, Rubens, Wicar, Hayez, Giambologna, Canova, Valadier, fino a Balla. Il progetto espositivo offre una immersione nella storia dell'Accademia Nazionale di San Luca, testimoniata in mostra da dipinti, sculture, disegni architettonici, bozzetti preparatori, tutti patrimonio dell'Istituzione romana. Un viaggio artistico che da Roma conduce a Perugia e che si sviluppa nelle due sedi espositive situate entrambe in corso Vannucci, a pochissimi metri di distanza l'una dall'altra. Il percorso espositivo si snoda attraverso 12 sale, seguendo un ordine cronologico. Le opere esposte sono state oggetto di una vasta campagna di restauri promossa e supportata dall'Associazione Forte di Bard, che le ha recentemente presentate presso la sua sede in Valle d'Aosta. La Fondazione CariPerugia Arte contribuisce alla salvaguardia delle opere stesse attraverso un sostegno per la sistemazione e ristrutturazione dei depositi dell'Accademia. Spiega Vittorio Sgarbi: ”Dopo un impegnativo lavoro di scavo, ricognizione e studio siamo riusciti ad ottenere un risultato egregio. I depositi dell'Accademia hanno rivelato un patrimonio artistico di immenso valore, con molte opere che sono ancora sconosciute e in attesa di essere sistemate in modo congruo. La mostra di Aosta e questa di Perugia rappresentano un antefatto della creazione di una Galleria nuova e strutturata all'interno dell'Accademia che permetta di valorizzare tale patrimonio facendolo uscire dai depositi e rendendolo fruibile al pubblico". A Palazzo Baldeschi si potrà ammirare in particolare il Putto reggifestone di Raffaello Sanzio, affresco staccato appartenuto a Jean-Baptiste Wicar e da lui donato, opera tra le più prestigiose della mostra, ma anche Peter Paul Rubens con il notevole bozzetto Le ninfe che incoronano la dea dell’abbondanza e Anton Van Dyck con la Madonna con il Bambino fra gli angeli musicanti. Una delle Sale del Palazzo è invece dedicata ai disegni di architettura – di cui la collezione dell’Accademia è ricchissima - tra i quali si sono stati scelti gli spettacolari progetti per un Regio Palazzo in Villa di Filippo Juvarra e il rinnovamento di Roma nei progetti del Panteon e di Piazza del Popolo dell’architetto Giuseppe Valadier. Ad accogliere invece i visitatori a Palazzo Lippi Alessandri ci saranno Francesco Hayez, artista veneziano poliedrico e innovatore autore de Il bacio, opera simbolo del romanticismo italiano, Jean Baptiste Wicar, con il suo potente Ritratto ufficiale di Giuseppe Valadier, Rinaldo Rinaldi con il bel ritratto in marmo di Domenico Pellegrini, pittore amatissimo da Canova. In mostra anche i marmi di Antonio D’Este – che ritrae Antonio Canova - Francesco Nagni, Pietro Tenerani, Albino Candoni e bronzi di Nicola D’Antino, Francesco Coccia, Adolfo Apolloni, Attilio Selva, Aroldo Bellini e Alberto Viani. La mostra, visitabile fino al 30 settembre 2018, è accompagnata da un catalogo edito da Fabrizio Fabbri editore con tutte le opere riprodotte e analizzate da schede scientifiche curate da specialisti e da un testo, oltre a quello del curatore, di Francesco Moschini Segretario Generale dell'Accademia, che vi traccia una rapida storia dell'istituzione. {igallery id=2084|cid=864|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} ...