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Palermo, ecco i progetti e i luoghi di Manifesta

Palermo. Sarà l'Orto Botanico di Palermo, una delle sedi sedi principali di Manifesta 12 che aprirà il 16 giugno del prossimo anno. Il progetto curatoriale firmato da Bregtje van der Haak, Andrés Jaque, Ippolito Pestellini Laparelli e Mirjam Varadinis, ispirato proprio all'Istituzione scientifica di proprietà dell'Università, è stato presentato ieri a Palermo (dopo la presentazione al Mibact alla presenza del ministro Dario Franceschini) nel corso di un'affollata assemblea pubblica al Cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa.«Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza» è infatti un progetto interdisciplinare ispirato dalla visione del botanico francese Gilles Clément. Quattro le sezioni in cui si articolerà il programma della Biennale: «Garden of Flows», «Out of Control Room», «City on Stage» e «Teatro Garibaldi» che è già da qualche mese il suo quartier generale. Uno dei luoghi caldi del centro storico in cui si concentreranno a breve distanza la maggior parte degli eventi sarà piazza Magione, su cui si affacciano sia il Teatro Garibaldi sia la Chiesa dei santi Euno e Giuliano. La piazza, caratterizzata da un vasto prato verde, sarà sede privilegiata di proiezioni cinematografiche e incontri pubblici all'aperto. Altra sede perfetta per una manifestazione estiva è il poco lontano Orto Botanico, con la Serra Carolina, l'enorme vasca circolare delle ninfee di 500 metri quadrati, i viali alberati e la spettacolare vegetazione proveniente da tutto il mondo. Saranno gli edifici neoclassici di Léon Dufourny, a ospitate mostre ed eventi d'arte contemporanea e non solo, come il Gymnasium, caratterizzato dal pronao e dalla pianta circolare, il Calidarium e il Tepidarium. E sempre nel quartiere della Kalsa si trova l'altra importante sede espositiva, questa volta più «canonica», il settecentesco Palazzo Butera di proprietà dei coniugi Valsecchi, che aprirà proprio in occasione di Manifesta tutto il suo piano terra, consegnando in maniera permanente alla città una prestigiosa sede espositiva.Altri interventi tra arte contemporanea, architettura e design dello spazio pubblico saranno poi dislocati nei quartieri più periferici, come lo ZEN e Acqua dei Corsari inserite anch'essi nei «Parcours», dei percorsi di poche ore nel centro storico, oppure più impegnativi alla scoperta di una Palermo meno conosciuta.Nessun nome ancora trapela sugli artisti invitati alla 12ma edizione di Manifesta, se non quelli che hanno già iniziato ad incontrare il pubblico al Teatro Garibaldi, come Leone Contini e Alberto Baraya.Alla presentazione, oltre al team di curatori, erano presenti la direttrice di Manifesta Hedwig Fijen, il sindaco Leoluca Orlando, l'assessore alla cultura Andrea Cusumano e il direttore della Fondazione Manifesta 12 Roberto Albergoni.articoli correlati:Aspettando Manifesta Palermo ripassa la storia della biennale itinerante europea ...

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