Palazzo Tau di Pistoia rende omaggio a Kengiro Azuma
In parallelo con la grande mostra “Marino Marini. Passioni visive”, allestita in Palazzo Fabroni dal 16 settembre, la Fondazione Marino Marini propone una esposizione dedicata allo scultore italo-nipponico che di Marini fu allievo e amico PISTOIA - Apre a Palazzo Tau di Pistoia una rassegna, a cura di curata da Ambra Tuci e Francesco Burchielli, dedicata allo scultore Kengiro Azuma. Azuma, nato il 12 marzo del 1926 a Yamagata nel nord del Giappone, in una famiglia di fonditori, arriva a Milano nel 1956, dopo aver conseguito la laurea in scultura all’Università di Tokyo. A Brera diventa prima allievo e poi assistente del suo più grande mito artistico, Marino Marini. Dapprima le sculture di Azuma vengono influenzate dalle opere del maestro, successivamente lo scultore riesce invece a trovare un'identità propria, stimolato dallo stesso Marini che lo esorta a tornare alle origini, verso la cultura e l'estetica giapponese. Nasce nell'ottica di questo legame umano, spirituale e artistico l’esposizione che la Fondazione Marino Marini dedica ad Azuma. La mostra, che cade ad un anno dalla scomparsa dell’artista italo-nipponico (scomparso, novantenne, a Milano il 15 ottobre 2016), riunisce una selezione di sue opere, diverse per tipologia e natura, tra cui alcune di quelle più significative dell’artista. Maria Teresa Tosi, direttore della Fondazione Marini spiega: “Opere che con i loro pieni e vuoti esprimono quello che veramente c’è di importante nella vita “cioè l’anima, l’amicizia, la vera solidarietà, il modo di convivere”. “L’idea di Azuma – continua il Direttore Tosi – è quella di rappresentare la parte invisibile dell’uomo, che però non ha una forma ben definita. I sentimenti non hanno una forma precisa, sono cose astratte”. “Ho abbandonato la rappresentazione dell’uomo, dedicandomi a quella dell’anima”, egli infatti ebbe a dire. La mostra resterà aperta la pubblico dal 22 Ottobre 2017 al 26 Novembre 2017. www.fondazionemarinomarini.it ...