Palazzo Baronale Anguillara. Compagne di scuola. Elisabetta Catalano e Simona Weller. Fotogallery
Un racconto intenso di un’amicizia nata tra i banchi di scuola del noto collegio romano San Giuseppe che si snoda attraverso le fotografie di Catalano e le pitture di Weller VITERBO - Tra le sale espositive del Palazzo Baronale Anguillara, sede del Parco Regionale Valle del Treja, dal 13 al 28 ottobre 2018, si terrà la mostra “Compagne di scuola. Elisabetta Catalano e Simona Weller”. L’esposizione, voluta e curata dagli Archivi Catalano e Weller, oltre ad essere un omaggio a Elisabetta Catalano, scomparsa prematuramente nel 2015, rivela aspetti e aneddoti della giovinezza completamente sconosciuti di entrambe le autrici. Il percorso espositivo si compone di fotografie, dipinti e documenti, tra cui cataloghi, libri e manifesti delle due artiste, esposti nella prima sala. Nel percorso anche alcune opere omaggio ad Artemisia Gentileschi sul tipico fondo color lavagna della Weller a confronto con i ritratti di Gente della Musica di Elisabetta Catalano. Nel grande salone saranno esposti due dipinti della serie delle Lettere a van Gogh di Simona Weller e nel resto della sala ci potrà ammirare una selezione di ritratti di Elisabetta Catalano. Le due artiste si conobbero tra i banche di scuola del noto collegio romano San Giuseppe, dove frequentarono il liceo classico. Un istituto di suore, non solo liberali e illuminate, ma anche molto colte, tanto da stimolare le allieve ad approfondire studi e ricerche. Il fatto interessante di questa antica amicizia è come le due ragazze, pur avendo subito i pregiudizi degli anni Cinquanta, si ritrovino nei primi anni Sessanta tra gli artisti emergenti. Elisabetta seleziona i personaggi da lei fotografati, tutte star nei vari campi della cultura e dell’alta società, mentre Simona Weller riceve vari riconoscimenti nel campo della pittura. Scrive Claudio Strinati, i cui testi sono presenti nel catalogo che accompagna la mostra: “Quando si incontrano hanno ben poco in comune, tranne una cosa, quella decisiva. Esprimersi nell’ambito di una società che sta crescendo in modo tumultuoso e apparentemente inarrestabile. L’Italia del dopoguerra, che libera e esalta le menti degli artisti e ricolloca il nostro Paese in una sorta di riproposta rinascimentale. Le donne per ora sembrano tenute in disparte. La scuola delle monache è, nel contempo, una costrizione intollerabile e un laboratorio esplosivo. Le ragazze sentono di essere non soltanto pronte a svolgere il loro filo d’Arianna, che le accompagnerà nell’esistenza, ma di averlo già dipanato. Al momento sono frenate ma arriveranno”. {igallery id=8804|cid=1179|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Vademecum Palazzo Baronale Anguillara sede del “Parco Valle del Treja” – Calcata (VT)Inaugurazione: venerdì 12 ottobre ore 16.00Durata mostra: dal 13 al 28 ottobre 2018 ...