Bologna Design Week 2017

Bologna, Galleria Cavour

 Dal 26 al 30 settembre 2017 si svolgerà per il terzo anno consecutivo nel capolugo romagnolo, la settimana dedicata alla promozione della cultura del design in Emilia-Romagna

BOLOGNA – Organizzata nel centro storico di Bologna, la manifestazione propone un progetto integrato attraverso il quale creare un momento di incontro e confronto tra creatività, cultura e mondo produttivo.

La settimana è già stat anticipata da alcuni eventi,  a partire da mercoledì 20 settembre. Di seguito invece il programma a partire da martedì 26 settembre. 

Martedì 26 settembre

Opening Palazzo Isolani con l’anteprima mondiale della mostra “L’originale è VITRA”, Sala dei Senatori; allestimento del vincitore del contest “Temporary Living Space”, realizzato in collaborazione con Molteni&C|Dada, Salone del Settecento;

opening ex Ospedale dei Bastardini, con premiazione del concorso fotografico “Cathedrals of Light”, organizzato da Paolo CastelliS.p.A. per omaggiare, attraverso la luce, l’architettura della città di Bologna (scadenza: 10 settembre; per info e dettagli: www.cathedralsoflight.com);

Mercoledì  27 settembre la “Design Night”organizzata in collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna, dalle ore 19:00 alle 24:00, accenderà il centro storico con mostre, installazioni e cocktail in gallerie, showroom, bistrot e atelier partecipanti a BDW;

inoltre, negli spazi della mostra dedicata a Dino Gavina, a Palazzo Pepoli Campogrande, la performance musicale multimedia, a cura del Maestro Alberto Caprioli, direttore del Conservatorio G.B. Martini di Bologna

visita al cantiere del Cinema Modernissimo, in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna, alla riscoperta di Palazzo Ronzani, baluardo della modernità bolognese, nato dall’avveniristico progetto dell’ingegner Pontoni, che ospitava un teatro sotterraneo e uno dei migliori cinematografi della città, il Cinema Modernissimo, inaugurato nel 1915, Piazza Re Enzo 1;

“Exhibit LAB”, in mostra i laboratori progettuali del Corso di Laurea triennale in Design del prodotto industriale – Università di Bologna, Urban Center Bologna, Sala Borsa, Piazza del Nettuno 3; 

opening “UBIQ design for a moving life”, a cura di Maurizio Corrado, con la collaborazione di Danilo Danisi e Roberto Semprini: progetti, idee, proposte, suggestioni, suggerimenti, oggetti, modelli, abiti, video degli allievi dei Corsi di Design di Prodotto, Design Grafico e di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, via delle Belle Arti 54;

“Catwalk Show”, IQOS Experience, produzione MStudio, contenuti e ideazione evento a cura di Sonia Menichetti, Palazzo Vassè Pietramellara, Galleria Cavour;

“Andata e ritorno”, un progetto tutto dedicato alla sartorialità, a cura di Lorella Cavalloe dell’architetto Lorena Zùñiga Aguilera: ad affiancare i capi di Cavallo sartoria ci saranno le creazioni di LeBò Bag (Roma) e di Donna Natura Impresa (Milano), ex Atelier Corradi, oggi Cavallo Spose, via Rizzoli 7 (terzo piano);

Giovedì 28 settembre

“Casa e chiesa”, workshop e cocktail evento, a cura di Insidesign Studiostore, chiesa sconsacrata della Neve, vicolo della Neve 7;

Venerdì 29 settembre

opening Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”, Villa Spada, via di Casaglia 3;

Sabato 30 settembre

“Future DesignED”simposio internazionale sui processi formativi design based, curato da Flaviano Celaschi, Elena FormiaOmar Vulpinari,all’Opificio Golinelli, via Paolo Nanni Costa 14;

Closing party di Bologna Design Week 2017, Loft Be20, via Jacopo Barozzi 3.

Il loft Be20, nuova sede bolognese di IAAD, l’Università Italiana per il Design, ospiterà conferenze, talks ed eventi. Lo stabile, risalente ai primi anni del Novecento, in origine ha accolto la storica fabbrica Ovidio Vignoni, leader nella realizzazione di piastrelle decorate a mano.

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Bacon, all’asta da Christie’s a Londra un ritratto papale che riappare in pubblico dopo 45 anni

Bacon, all’asta da Christie's a Londra un ritratto papale che riappare in pubblico dopo 45 anni

Si tratta del dipinto  “Study of Red Pope 1962. 2nd version 1971” ispirato a Papa Giovanni XXIII, che verrà messo all’incanto il 6 ottobre alla stima record di 60 milioni di sterline

LONDRA – Riappare per la prima volta al pubblico, dopo 45 anni, il dipinto del pittore irlandese Francis Bacon (1909-1992) dal titolo “Study of Red Pope 1962. 2nd version 1971”, ispirato alla nuova epoca di Papa Giovanni XXIII. Si tratta di un capolavoro appartenente alla serie dei ritratti papali di Bacon che andrà all’asta da Christie’s a Londra il prossimo 6 ottobre con una stima che si aggira attorno ai 60 milioni di sterline. 

Bacon realizzò la serie “Study of Red Pope 1962”, ispirandosi al capolavoro del pittore spagnolo Diego Velázquez “Ritratto di Papa Innocenzo X” (1650), ma anche alla figura di George Dyer, il suo amante e compagno.

Il ritratto è apparso per la prima volta in mostra a Parigi nel 1971, sei mesi dopo essere stato dipinto, e poi ancora a Dusseldorf, successivamente è entrato a far parte di una collezione privata fino al 1973, dopodiché è sparito e non è più stato presentato in pubblico.

Quella di Christie’s sarà quindi la sua prima apparizione dopo tutti questi anni. 

Bacon ha già stabilito un record mondiale nel 2013 con il trittico raffigurante il suo amico e pittore britannico Lucian Freud. L’opera venne battuta alla cifra di 142 milioni di dollari (89 milioni di sterline). 

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Sky Arte HD. Le meraviglie di Ferrara, la prima “città moderna”

Sky Arte HD. Le meraviglie di Ferrara, la prima “città moderna”

Lunedì 25 settembre alle ore 21:15 per la serie “Sei in un Paese meraviglioso”, un viaggio alla scoperta di questa città, gioiello rinascimentale

Sei in un Paese meraviglioso” è il programma promosso da Autostrade per l’Italia che ci porta alla scoperta di alcuni siti italiani inclusi nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, raggiungibili  dalla rete autostradale nostrana.

A far da guida in questi viaggi sono Dario Vergassola e Veronica Gentili.

Protagonista della puntata, in onda lunedì 25 settembre  alle ore 21:15 ,  è la città di Ferrara che raggiunse il suo massimo splendore sotto il dominio degli Estensi, diventando una delle città più importanti d’Italia oltre che la prima “città moderna”. 

La puntata ci porterà alla scoperta della città in cui è possibile ammirare la perfetta fusione tra  la zona medievale a quella rinascimentale. Andremo in visita al Castello Estense,  a piazza Trento e Trieste dove un tempo sorgeva il Palazzo della Ragione, al Duomo e infine al magnifico Palazzo dei Diamanti.

La puntata si potrà commentare sui social attraverso l’hashtag #PaeseMeraviglioso.

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Museo di Castelvecchio. Dopo il restauro sono tornate le opere trafugate

Museo di Castelvecchio. Dopo il restauro sono tornate le opere trafugate

“Quanto successo a Castelvecchio quasi due anni fa è stata una ferita gravissima per il Museo e per la città intera, un fatto deplorevole che non dovrà mai più ripetersi” ha detto il sindaco di Verona, Federico Sboarina, all’apertura dell’evento “Il restauro dopo il furto. Le opere tornano al museo”

VERONA – Sono tornati al Museo di Castelvecchio di Verona, dopo il restauro, i dipinti trafugati il 19 novembre 2015 e recuperati in Ucraina lo scorso 21 dicembre. Nelle sale del museo sono tornati al loro posto 13 dipinti, mentre le quattro tavole eseguite da un artista della scuola del Tintoretto sono in prestito fino al 4 novembre alla mostra “Fidelis”, organizzata dall’Arma dei Carabinieri a Palermo per raccontare l’impegno del Nucleo Tutela Beni Culturali nel recupero di opere trafugate del patrimonio italiano.

In occasione delle Giornate europee del Patrimonio, i visitatori hanno  la possibilità di partecipare a visite guidate dedicate alle opere e agli interventi di restauro eseguiti.  Per i cittadini di Verona e della provincia l’ingresso al Museo è al costo agevolato di 1 euro a persona.

L’assessore alla Cultura Cultura, Francesca Briani, aprendo le visite ha dichiarato: “E’ un’occasione per ammirare i tesori d’arte conservati a Castelvecchio, un modo anche per confermare la solidarietà e la vicinanza dimostrata dalla città nei giorni seguenti al furto”.

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, riferendosi al furto, ha parlato di ferita gravissima subita dal Museo e dalla città. Tuttavia il primo cittadino ha sottolineato come, guardando al lato positivo di quanto accaduto, il furto ha fatto sì che “tutti i veronesi venissero a conoscenza di quali e quante opere siano conservate nel nostro museo, del loro valore e della loro bellezza”. 

Il sindaco ha poi aggiunto: “Sono capolavori che appartengono alla nostra comunità, ‘gioielli di famiglia’ che l’amministrazione comunale si impegna a valorizzare, far conoscere e proteggere. Il ringraziamento, per il successo di un’operazione durata parecchi mesi e che ha coinvolto molte istituzioni, va a tutte quelle persone che hanno contribuito perché i quadri tornassero al loro posto, più belle di prima grazie a restauri meravigliosi”.

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Museo di Castelvecchio. Dopo il restauro sono tornate le opere trafugate

Museo di Castelvecchio. Dopo il restauro sono tornate le opere trafugate

“Quanto successo a Castelvecchio quasi due anni fa è stata una ferita gravissima per il Museo e per la città intera, un fatto deplorevole che non dovrà mai più ripetersi” ha detto il sindaco di Verona, Federico Sboarina, all’apertura dell’evento “Il restauro dopo il furto. Le opere tornano al museo”

VERONA – Sono tornati al Museo di Castelvecchio di Verona, dopo il restauro, i dipinti trafugati il 19 novembre 2015 e recuperati in Ucraina lo scorso 21 dicembre. Nelle sale del museo sono tornati al loro posto 13 dipinti, mentre le quattro tavole eseguite da un artista della scuola del Tintoretto sono in prestito fino al 4 novembre alla mostra “Fidelis”, organizzata dall’Arma dei Carabinieri a Palermo per raccontare l’impegno del Nucleo Tutela Beni Culturali nel recupero di opere trafugate del patrimonio italiano.

In occasione delle Giornate europee del Patrimonio, i visitatori hanno  la possibilità di partecipare a visite guidate dedicate alle opere e agli interventi di restauro eseguiti.  Per i cittadini di Verona e della provincia l’ingresso al Museo è al costo agevolato di 1 euro a persona.

L’assessore alla Cultura Cultura, Francesca Briani, aprendo le visite ha dichiarato: “E’ un’occasione per ammirare i tesori d’arte conservati a Castelvecchio, un modo anche per confermare la solidarietà e la vicinanza dimostrata dalla città nei giorni seguenti al furto”.

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, riferendosi al furto, ha parlato di ferita gravissima subita dal Museo e dalla città. Tuttavia il primo cittadino ha sottolineato come, guardando al lato positivo di quanto accaduto, il furto ha fatto sì che “tutti i veronesi venissero a conoscenza di quali e quante opere siano conservate nel nostro museo, del loro valore e della loro bellezza”. 

Il sindaco ha poi aggiunto: “Sono capolavori che appartengono alla nostra comunità, ‘gioielli di famiglia’ che l’amministrazione comunale si impegna a valorizzare, far conoscere e proteggere. Il ringraziamento, per il successo di un’operazione durata parecchi mesi e che ha coinvolto molte istituzioni, va a tutte quelle persone che hanno contribuito perché i quadri tornassero al loro posto, più belle di prima grazie a restauri meravigliosi”.

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La Venere del Botticelli fa tappa in Georgia

Venere del Botticelli, particolare

Il capolavoro verrà esposto dal 4 ottobre al 30 novembre nella Galleria del Museo Nazionale di Tbilisi, in una sala appositamente allestita per ospitarla

TORINO – Nell’ambito delle celebrazioni per il 25/o anniversario del ristabilimento delle relazioni diplomatiche italo-georgiane, dal 4 ottobre al 30 novembre, la Venere di Sandro Botticelli, uno dei tesori più preziosi di proprietà dei Musei Reali di Torino, verrà esposta nella Galleria del Museo Nazionale di Tbilisi in Georgia.  Il capolavoro botticelliano sarà in mostra in una sala dedicata, per la quale è stato realizzato un apposito allestimento ad hoc.  

L’opera venne acquistata nel 1844 da un reverendo inglese per essere successivamente ceduta a un barone. A seguito di un incendio nella casa di quest’ultimo si pensava che il dipinto fosse andato perduto, al contrario invece l’opera venne ritrovata dagli eredi e venduta al collezionista biellese Riccardo Gualino.

La Venere è divenuta patrimonio della Galleria Sabauda a partire dal 1930, dopo la donazione di Gualino, anche se è spesso e volentieri in giro per il mondo, ospite di esposizioni temporanee. 

Intanto, prima della partenza per la Georgia, potrà essere ammirata fino al 28 settembre alla Pinacoteca Sabauda, dove è esposta dal 28 luglioscorso, dopo essere tornata dal Museum of Fine Arts di Boston, e dopo aver fatto parte lo scorso febbraio, della più grande mostra dedicata negli Usa al maestro fiorentino al Muscarelle Museum of Art di Williamsburg, in Virginia.

La Venere del Botticelli sarà anche protagonista di una campagna di comunicazione articolata in diverse puntate: Botticelli, la bellezza, in cui la Venere di Torino è archetipo di bellezza e simbolo di una centralità italiana sulla scena culturale georgiana; Caravaggio, la luce; Leonardo, il genio.

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