Venezia. Paolo Fresu per Magister Giotto “a solo”

Venezia. Paolo Fresu per Magister Giotto “a solo”

Giovedì 5 ottobre 2017 ore 21.00 Grande Scuola della Misericordia

VENEZIA – Un concerto di Paolo Fresu in “a solo”, tra le splendide sale della Grande Scuola della Misericordia di Venezia; negli stessi spazi dove la mostra “Magister Giotto” sta ridisegnando un nuovo modo di intendere la fruizione dell’arte, attraverso una straordinaria sequenza di video e immagini che danno vita a una esplorazione visiva e tecnologica mai vista prima.

Grazie anche alla “voce” del trombettista sardo, che ha curato la drammaturgia sonora della mostra attraverso musiche di alta suggestione, confluite anche nel progetto discografico inedito intitolato appunto “Magister Giotto”. Sarà questo il punto di partenza da cui l’artista prenderà le mosse per invitare l’ascoltatore a immergersi tra le melodie e gli effetti sonori scaturiti dalla sua inesauribile vena creativa, in un indimenticabile spettacolo di “son et lumie`res”.

Paolo Fresu tromba, flicorno, pocket trumpet, cornetta e multieffetti

Francesco Carta luci
Fabrizio Dall’Oca suono
Vittorio Albani basi

Apertura alle ore 20.00
Inizio concerto alle ore 21.00

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L’immaginario visionario di Piranesi e il cinema di Christopher Nolan

L’immaginario visionario di Piranesi e il cinema di Christopher Nolan

A Palazzo Braschi una conferenza svela le correlazioni e l’influenza del grande maestro del Settecento nella filmografia di ogni tempo

ROMA – Mentre fino al 15 ottobre 2017 è ancora in corso, al Museo di Roma Palazzo Braschi, la mostra Piranesi. La fabbrica dell’utopia”, giovedì 5 ottobre alle ore 17, Andrea Minuz, professore associato della Sapienza Università di Roma ed esperto di interrelazioni tra il cinema e le arti, terrà una conferenza sull’influenza di Piranesi nel cinema.

L’incontro, dal titolo “L’invenzione del luogo. Christopher Nolan e Piranesi”, partendo da Ėjzenštejn e Fritz Lang arriverà ad indagare il cinema di Christopher Nolan, con l’obiettivo di rileggere le relazioni e i parallelismi con il maestro veneto, genio indiscusso dell’affabulazione visiva, architetto dell’onirico e costruttore di utopiche visioni dell’Antico. 

La filmografia del celebre regista e la sua straordinaria capacità di ricostruire sullo schermo le architetture del pensiero umano, gli spazi dell’immaginario più profondo e perfino terrifico che la nostra mente possa articolare, non può che trovare riscontro nelle vedute e nei luoghi evocati dall’arte di Piranesi. Così è stato per The Dark Knight (2008) e in particolare per Inception (2010) e più in generale ogni qualvolta si tratti del ‘fenomeno’ Christopher Nolan, regista e sceneggiatore di primo piano, nelle sale italiane in questi giorni con il suo Dunkirk (2017).

L’intervento di Muniz sarà preceduto dal saluto introduttivo del Sovrintendente Claudio Parisi Presicce e dagli interventi di Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi, e Luigi Ficacci, curatore della mostra con Simonetta Tozzi.

L’esposizione Piranesi. La fabbrica dell’utopia, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, con l’organizzazione dell’Associazione MetaMorfosi e Zètema Progetto Cultura, presenta un’ampia selezione delle opere più significative del grande veneziano, straordinario incisore all’acquaforte e figura centrale per la cultura figurativa del Settecento europeo. Catalogo De Luca Editori d’Arte.

Andrea Minuz è Professore Associato (Cinema, fotografia e televisione), Arti e scienze dello spettacolo 26658 (L-3 ) Storia dell’arte e spettacolo. Laureato in Lettere all’Università di Roma «La Sapienza» e dottorato di ricerca in Il cinema nelle sue interrelazioni con il teatro e le altre arti presso l’Università di Roma Tre. Ha lavorato nelle Università di Roma («Sapienza»); Bologna («Dams»); Milano («Università Cattolica del Sacro Cuore»). Campobasso («Università degli studi del Molise») e svolto periodi di ricerca presso la «Cinèmatheque Française», Bibliothèque du Film (Parigi), gli «Archivi Gaumont» (Parigi) e il «Center for Advanced Holocaust Studies» (United States Holocaust Memorial Museum, Washington). È membro del comitato scientifico della «Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro» (dove cura la sezione “rimontaggi”) e direttore artistico del «Sapienza Short Film Fest»

Ambiti di ricerca principali: analisi del film, storia del cinema italiano, consumi dei media (audience e reception studies).

Oltre a vari articoli su riviste italiane e internazionali è autore dei volumi: Dell’incantamento. Hitchcock, Bergman, Fellini e il «motivo dello sguardo» (Ipermedium, 2009); La Shoah e la cultura visuale. Cinema, memoria, spazio pubblico (Bulzoni – Premio Limina miglior libro italiano di cinema 2010); Murnau. L’arte di evocare fantasmi (EdS, 2010); L’invenzione del Luogo. Spazi dell’immaginario cinematografico (ETS, 2011); Viaggio al termine dell’Italia. Fellini politico (Rubbettino, 2012), tradotto in inglese per Berghahn Books (Oxford).  Collabora con le riviste «Segnocinema», «Nuovi Argomenti», IL24, magazine de «Il Sole24Ore», «8½. Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano»  e il quotidiano “Il Foglio”.Dirige la collana «Italian Frame» per l’editore MimesisInternational

Il suo ultimo libro è Quando c’eravamo noi. La crisi della sinistra nel cinema italiano da Berlinguer a Checco Zalone (Rubbettino, 2014).

Vademecum

Una conferenza di Andrea Minuz con gli interventi di
Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali
Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi
Luigi Ficacci, curatore della mostra
Giovedì 5 ottobre 2017, ore 17:00 Museo di Roma – Palazzo Braschi
Salone d’onore, primo piano

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I Santi e i Martiri nelle chiese di Roma

Caravaggio a Santa Maria del Popolo

Martedì 3 ottobre alle ore 19.30 su Rai5, nuova puntata della serie “I luoghi del Giubileo” con lo storico dell’arte Antonio Paolucci

Il cristianesimo giubilare a Roma non è soltanto culto, ma anche ricerca della tenerezza, della passione, della mistica esaltazione che artisti come Caravaggio e Bernini hanno saputo infondere nelle persone e negli argomenti della Fede attraverso le proprie opere. Il nuovo appuntamento propone un itinerario tra le più alte testimonianze dell’arte, da Santa Maria del Popolo a San Luigi dei Francesi, per conoscere i santi e i martiri nelle chiese di Roma. Un itinerario artistico e spirituale con una guida d’eccezione: lo storico dell’arte Antonio Paolucci.

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La “Nave dei Folli” di Patrizia Comand

La

Dal 10 ottobre al 12 novembre 2017 il Museo di Palazzo Cipolla a Roma presenta al pubblico l’originale mostra promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, con il supporto tecnico di Civita

ROMA – La stagione espositiva del Museo di Palazzo Cipolla a Roma riparte con LA NAVE DEI FOLLI  di Patrizia Comand, un’opera dipinta tra il 2013 e il 2014, ispirata all’omonimo poema satirico di Sebastian Brant (DAS NARRENSCHIFF), pubblicato per la prima volta a Basilea nel febbraio del 1494, durante il Carnevale altorenano.  Si tratta di un testo satirico-morale in versi composto da 112 capitoli, caratterizzato non solo dal tono ironico, ma anche dalla sua incredibile attualità. All’epoca inoltre aveva collaborato alle illustrazion un giovane Albrecht  Dürer con le sue xilografie. 

L’opera realizzata da Patrizia Comand è un dipinto molto imponente per le dimensioni, costellato di figure allegoriche, originale ed ironico che, pur ispirandosi al poema di Brant, offre continui rimandi alla nostra attualità. 

La mostra propone, oltre al grande dipinto, anche 20 disegni preparatori riferiti ai 20 capitoli scelti dal poema, che illustrano la genesi dell’opera, sottolineano lo stile attento e preciso della pittrice e rendono visibile il legame con l’opera letteraria che l’ha ispirata.

L’iniziativa è promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, con il supporto tecnico di Civita.

Il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, a proposito della mostra, afferma«Confesso che quando ho visto l’opera di Patrizia Comand “La nave dei folli”, l’entusiasmo mi ha pervaso immediatamente facendomi fare un balzo nella memoria, per le pari emozioni che in gioventù ebbi a provare quando vidi per la prima volta l’opera di Brueghel Il Vecchio “La caduta degli angeli ribelli”. L’accostamento può apparire indubbiamente irriverente, e forse in qualche modo non stilisticamente corretto ed ortodosso, ma le sensazioni che ho provato di fronte a queste due visioni non dissimili restano per me veritiere e complete. Da qui, il desiderio di far transitare nei nostri spazi espositivi – che hanno visto, nei quasi vent’anni di attività, il susseguirsi di artisti classici, moderni, contemporanei, di strada – l’opera di questa, a mio modo di vedere, interessantissima pittrice. Patrizia Comand, con il suo tratto assolutamente suggestivo, provoca un’immediata sollecitazione della fantasia, catapultandoci in un grande gioco collettivo, in cui i protagonisti sembrano in qualche modo farci vivere, nella loro assoluta astrazione, in un grande sogno, come se si trattasse di uno spettacolo circense, popolato di acrobati, funamboli, clown, trapezisti. Quest’opera infatti mi ha indotto a sognare, perché è così estranea alla quotidianità rigida e plumbea del nostro tempo, incasellata in rituali anche cromatici che costantemente si ripropongono con la loro impersonalità. La Comand è per me l’artista della fantasia, elemento alla quale, nella vita, bisognerebbe sempre affidarsi per poter superare il tedio e la monotonia dell’esistenza quotidiana.».

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Duomo di Milano. Esselunga aderisce al progetto “Adotta una Guglia”

Duomo di Milano. Esselunga aderisce al progetto “Adotta una Guglia”

L’azienda, in memoria del suo fondatore Bernardo Caprotti, scomparso lo scorso anno, ha deciso di finanziare il restauro della Guglia Maggiore che ospita la Madonnina

MILANO –  L’azienda Esselunga ha deciso di aderire al progetto “Adotta una Guglia”, la raccolta fondi per il restauro del Complesso Monumentale della Cattedrale di Milano, in particolare delle 135 guglie del Duomo. Esselunga “adotterà” proprio la Guglia Maggiore che ospita la Madonnina. 

L’azienda ha scelto di sostenere il progetto in memoria del suo fondatore Bernardo Caprotti, scomparso lo scorso anno,“in linea con il rispetto e l’amore per l’arte e per la città di Milano che lo hanno contraddistinto nel corso di tutta la sua vita” – si legge in una nota. 

In omaggio a Caprotti lo scorso sabato, per il primo  anniversario dalla morte, è stata svelata una targa sulla Guglia Maggiore, per l’importante donazione effettuata. Inoltre una targa analoga è stata posizionata nella sala del Grande Museo del Duomo dedicata alla Madonnina, dove sono collocati lo scheletro originale del 1774 e il busto in legno di noce intagliato da Giuseppe Antignani su modello dello scultore Giuseppe Perego.

Dal suo avvio nel 2012, il progetto “Adotta una Guglia” ha portato migliaia di persone ad aderire all’appello della Veneranda Fabbrica, che è impegnata quotidianamente a prendersi cura del simbolo di Milano nel mondo. Con i suoi 11.700 mq di superficie interna, le oltre 3.400 statue, le 55 grandi vetrate istoriate, le 135 guglie e tutti quegli elementi che necessitano di un esame accurato e di un restauro senza sosta, il Duomo rappresenta una realtà straordinariamente delicata ed unica al mondo.

Le spese di manutenzione straordinaria e per i restauri del Duomo sono ingenti e sono cresciute a dismisura. Inoltre intervenire oggi sulla Cattedrale, rispetto a un secolo fa, comporta una maggiore attenzione e sensibilità in linea con i tempi e con la sicurezza, il rispetto dell’ambiente, il controllo approfondito ed un monitoraggio continuo delle superfici.

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Apre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: “È solo un inizio.1968”

Apre alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma:

L’arte, la democrazia, la vita, niente sarà più uguale dopo di allora, eppure niente sarà mai una conquista sicura. Del ’68 non ci restano la sua storia, le sue sconfitte, le sue vittorie, ma un monito che diventa elogio dell’incompiuto: “Ce n’est qu’un début”

ROMA – In occasione delle celebrazioni del 50° anniversario del 1968, apre al pubblico dal 3 ottobre, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la mostra “È solo un inizio.1968”, la prima in Italia dedicata al ’68 e ai suoi intrecci con i movimenti e i fermenti artistici che lo annunciano, gli corrono paralleli e lo prolungano.

L’esposizione a cura di Ester Coen, che riprende lo slogan dell’insurrezione del Maggio francese, al di là della citazione, è un invito a guardare ai processi, al divenire, all’apertura di quanto inizia e mai più smetterà di iniziare, sempre di nuovo, dal ’68 in poi. Del ’68 non ci restano la sua storia, le sue sconfitte, le sue vittorie, ma un monito che diventa elogio dell’incompiuto: Ce n’est qu’un début.

La rassegna racconta “ciò che comincia” dunque, non giudica i fini e non si esprime sull’adeguatezza dei mezzi. Lo fa attraverso le opere di tanti artisti e personalità che testimoniano il fermento creativo di quegli anni:

Vito Acconci, Carl Andre, Franco Angeli, Giovanni Anselmo, Diane Arbus, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Carla Cerati, Merce Cunningham, Gino De Dominicis, Walter De Maria, Valie Export, Luciano Fabro, Rose Finn-Kelcey, Dan Flavin, Hans Haacke, Michael Heizer, Eva Hesse, Nancy Holt, Joan Jonas, Donald Judd, Allan Kaprow, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Yayoi Kusama, Sol LeWitt, Richard Long, Toshio Matsumoto, Gordon Matta-Clark, Mario Merz, Marisa Merz, Maurizio Mochetti, Richard Moore, Bruce Nauman, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Mario Schifano, Carolee Schneemann, Gerry Schum, Robert Smithson, Bernar Venet, Lawrence Wiener, Gilberto Zorio.

E dalla collezione della Galleria Nazionale con le opere di: Gianfranco Baruchello, Daniel Buren, Mario Ceroli, Christo, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Eliseo Mattiacci, Andy Warhol.

Accompagna la mostra, che resterà aperta fino al 14 gennaio 2018,  il Giornale-Catalogo “È solo un inizio. 1968”, con il testo di Ester Coen e interventi, tra gli altri, di: Franco Berardi Bifo, Achille Bonito Oliva, Luciana Castellina, Germano Celant, Goffredo Fofi, Franco Piperno, Rossana Rossanda, Lea Vergine, a cura di Ilaria Bussoni e Nicolas Martino.

Per l’inaugurazione del 2 ottobre, alle 18.30 ‘Caterpillar’, il programma cult di Radio2 sarà in diretta dalla Galleria per una puntata speciale dedicata alla mostra e al ’68, con ospiti prestigiosi, tra cui Franco Taviani, Gino Castaldo e Paolo Ramundo

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Institut français Milano. Torna a Milano l’edizione speciale 2017 di Video Sound Art

Institut français Milano. Torna a Milano l'edizione speciale 2017 di Video Sound Art

Protagonista di questa seconda sezione del festival a cura di Laura Lamonea è l’eclettico e visionario artista francese Hӧel Duret che presenta l’installazione complessa NFT ph<7

MILANO – Dal 4 al 14 ottobre torna a Milano “LA GRANDE OCCASIONE” Edizione Speciale di VIDEO SOUND ART, festival e centro di produzione di arte contemporanea che promuove linguaggi innovativi e pratiche di contaminazione, incentivando la sperimentazione di nuove tecnologie in ambito artistico.

Questa seconda sezione del festival a cura di Laura Lamonea, in continuità con la precedente, è dedicata al tema dell’Abitare, inteso come “essere ovunque a casa propria” di cui parla Ugo La Pietra, ospite al festival lo scorso maggio; il titolo dell’Edizione Speciale riprende l’omonimo film che La Pietra produsse nel 1973: “La grande occasione”.

Dopo Yuri Ancarani, Ugo La Pietra e Bibi Yamamoto, VSA Edizione Speciale “LA GRANDE OCCASIONE” porta a Milano l’eclettico e visionario artista francese Hӧel Duret.

Classe 1988, Hӧel Duret ha esposto le proprie opere in alcuni tra i più prestigiosi spazi culturali del mondo, tra cui il Centre Pompidou, il Palais de Tokyo, Palazzo Strozzi, l’ Opéra Garnier – Opéra de Paris, il Seoul Art Museum, Yishu 8 a Beijing, la Martos Galery a Los Angeles.

Artista transdisciplinare, il francese Duret non disdegna lo strumento acuto dell’ironia e perfino dell’espressione ‘burlesque’ per trasmettere il suo pensiero critico nei confronti del mondo e della storia dell’arte, di cui la sua opera è piena di citazioni.

Con la sua riflessione plastica che incrocia cinema, danza, pittura, musica, design e architettura, Hӧel Duret presenta a Milano l’installazione complessa NFT ph<7, una serra idroponica fantasmagorica, interamente prodotta da Video Sound Art, realizzata con piante, circuiti di irrigazione e sistemi luminosi. L’opera invita il pubblico ad assistere allo spettacolo di questa specie di natura: un organismo manipolato le cui piante crescono lontane dal suolo e le coltivazioni si sviluppano senza terra né sole.

Attraversando l’installazione, un nuovo video mette in scena il risveglio di una ninfa che percorre questa stessa scenografia nella folla di un festival di musica elettronica elettrizzata.

L’installazione, una nuova serie di dipinti a olio e le proiezioni di un’inedita opera video occuperanno gli spazi della Galleria dell’lnstitut français Milano.

In occasione del vernissage di Video Sound Art “La Grande Occasione”, mercoledì 4 ottobre alle ore 18, e nei giorni successivi fino al 10 ottobre, dalle ore 16 alle ore 18, sarà possibile assistere alla proiezione gratuita di opere video di Duret che verranno proiettate in loop nella Sala Cinema dell’lnstitut français Milano.

Video Sound Art ospiterà anche un programma di talk/incontri condotti da personalità del mondo dell’arte, teorici ed esperti del rapporto tra produzione artistica e paesaggio, invitati a dare un proprio contributo sui temi di riflessione portati all’attenzione del pubblico.

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I TALK di VIDEO SOUND ART: ospiti, artisti e critici internazionali 

Institut français Milano

Programma incontri

Giovedì 5 ottobre, dalle ore 15:00 alle 19:00 – Galleria

Conversazioni con l’artista in Galleria

Venerdì 6 ottobre, ore 19:00 – Sala Cinema

“La dimensione scenica dell’immagine video” di Mathilde Roman

Sabato 7 ottobre, ore 19:00 – Sala Cinema

“Art Industries: il futuro tecnologico tra arte, design, moda e cultura contemporanea” di Marco Mancuso 

Domenica 8 ottobre, ore 18:00 – Sala Cinema

Artialisation del paesaggio in situ in visu – Intersezioni tra pratiche di architettura del paesaggio e pratiche artistiche” di Anna Lambertini

*Data in attesa di definizione*, ore 19:00 – Sala Cinema

“Il radicante” di Nicolas Bourriaud

Ingresso libero.
Per partecipare ai talk è necessaria la prenotazione info@videosoundart.com

I talk si svolgeranno in lingua francese con traduzione simultanea a cura dell’institut français Milano.

VIDEO SOUND ART festival
LA GRANDE OCCASIONE
Dal 4 al 14 ottobre
Institut français Milano
Vernissage 4 ottobre 18:00 – 21:00
Institut français Milano
Palazzo delle Stelline – Corso Magenta, 63
Giovedì 5 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Incontri I Galleria, 15-19: Conversazioni con l’artista in Galleria
Proiezione I Sala Cinema, 16-18: Build your own landscape, 2011
Venerdì 6 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Proiezione I Sala Cinema, 16-18: Build your own landscape, 2011
Incontri I Sala Cinema, 19: “La dimensione scenica dell’immagine video” di Mathilde Roman
Sabato 7 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Incontri I Sala Cinema, 19: “Art Industries: il futuro tecnologico tra arte, design, moda e cultura contemporanea” di Marco Mancuso
Domenica 8 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Proiezione I Sala Cinema, 16-18: Build your own landscape, 2011
Incontri I Sala Cinema, 18: “Artialisation del paesaggio in situ e in visu – Intersezioni tra pratiche del paesaggio e pratiche artistiche” di Anna Lambertini
Lunedì 9 – Sabato 14 ottobre
Esposizione I Galleria, 11-21
Proiezione I Sala Cinema, 16-18: Build your own landscape, 2011

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Mucciaccia Contemporary di Roma. “Piano CIELO / Piano TERRA”, la personale di Nicole Voltan

Mucciaccia Contemporary di Roma.

Una riflessione tra TERRA e CIELO, una mostra divisa per ubicazione sui due livelli della galleria, ma unita nel profondo: cielo sopra e terra sotto, impalpabile e fisico, dinamismo e staticità, macro e micro, futuro e passato…

ROMA – E’ a cura di Gianluca Marziani, critico e curatore di arte contemporanea, attualmente direttore artistico di Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, la mostra che inaugura il prossimo 11 ottobre alla Mucciaccia Contemporary. “Piano CIELO / Piano TERRA” è il titolo della personale di Nicole Voltan, artista di Mestre, classe 1984. 

Il legame tra il progetto e lo spazio è chiaro già dal titolo della mostra. Una galleria su due livelli, piano su strada e primo piano, accoglie una riflessione dell’artista tra TERRA e CIELO. Si tratta di una mostra divisa per ubicazione ma unita nel profondo: cielo sopra e terra sotto, impalpabile e fisico, dinamismo e staticità, macro e micro, futuro e passato…

Al Piano TERRA sono esposte opere realizzate con materiali naturali, come tufo e ferro ma anche tessuti come il cotone e la luce partecipano alla creazione degli oggetti scultorei. Opere che, come una sorta di pianeti autonomi, hanno una loro vita endogena, ognuna con una sua narrazione interna. 

Al Piano CIELO 759 aghi formano le 88 costellazioni del nostro cielo, offrendoci una trama respingente e attrattiva allo stesso tempo,  in perfetta sintonia con la vitalità di un universo che è perenne distruzione e rigenerazione. 

Come afferma il curatore “Colpisce il contrasto tra la giovane età e la lucida riflessione su temi filosoficamente complessi, ambiziosi per istanze teoriche e processo creativo. Nicole Voltan osserva la dimensione macro dell’esistente per poi produrre analisi ramificate, seguendo un’estetica di rarefatta bellezza e aderenza al Pianeta, lungo soluzioni eterogenee che mostrano disciplina, talento minuzioso, controllo fisico del metodo, sublimazione visionaria”.

La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato bilingue (italiano-inglese, Carlo Cambi Editore), con testi di Gianluca Marziani e Maurizio Savini.

Vademecum

Piano CIELO / Piano TERRA
Curatore: Gianluca Marziani
Catalogo: Carlo Cambi Editore
Sede: Mucciaccia Contemporary, Piazza Borghese 1/A, 00186 Roma
Orari: dal martedì al sabato 10.30 – 19.00; domenica e lunedì chiusi
 

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Roma. Le “carte colorate” e i disegni di Marilù Eustachio a Villa Pamphilj

Roma. Le “carte colorate” e i disegni di Marilù Eustachio a Villa Pamphilj

L’artista: “In entrambi si può rintracciare la mia fascinazione e il mio interesse per il ‘limite della percezione’. I colori, i segni appaiono chiari o sembrano voler scomparire a seconda della trama o delle velature, delle assonanze o delle dissonanze, degli accentramenti o delle dissolvenze”

ROMA – Fino la 29 ottobre presso la Biblioteca Villino Corsini di Villa Pamphilj è aperta al pubblico la mostra dell’artista Marilù Eustachio. In esposizione una serie di “carte colorate” e di disegni realizzate in questi ultimi anni. Come spiega la stessa artista: “In entrambi si può rintracciare la mia fascinazione e il mio interesse per il ‘limite della percezione’. I colori, i segni appaiono chiari o sembrano voler scomparire a seconda della trama o delle velature, delle assonanze o delle dissonanze, degli accentramenti o delle dissolvenze. Mi affascina il ‘limite’ perché permette di cogliere l’istante del mutamento e della variazione ma anche la durata di questo mutamento e di queste variazioni nella carta, negli occhi e nella mente”. 

Pittrice, disegnatrice e fotografa, Marilù Eustachio è nata a Merano nel 1935, per trasferirsi dopo poco a Roma dove tuttora vive e lavora. Per molti anni ha insegnato pittura negli Istituti di Osservazione per Minorenni. 

Tra le mostre personali degli ultimi 10 anni ricordiamo “Il Labirinto del tempo”, taccuini e disegni su carta presentati alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna (2005), “Inchiostri e acquerelli”, Sala della Crociera, Ministero dei Beni Culturali, Roma (2012); “L’angelo del visibile” (2010) e “Trasferimenti” (2013) alla Galleria La Nuova Pesa di Roma.

Tra le mostre collettive degli ultimi anni ricordiamo la partecipazione alla 54°Biennale di Venezia, Padiglione Italia/Arsenale (2011),“Ritratto di una città. Arte a Roma 1960-2001”, MACRO, Roma (2013); “Autoritratte”, Galleria degli Uffizi, Firenze (2010); “Mitografie”, Museo Carlo Bilotti, Roma (2009); “Autoritratto-Autobiografia”, Museo H.C.Andersen, Roma (2007); “Goffredo Parise e gli artisti”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2007); “Le donne che hanno fatto l’Italia”, Complesso del Vittoriano, Roma (2012).

Vademecum

Biblioteca Villino Corsini – Villa Pamphilj
largo 3 giugno 1849, snc
Villa Doria Pamphilj – tel. 06 45460690
Fino al 29 ottobre, ore 10/17

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