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“Oliviero Toscani. Ladro di Felicitಔ a Palazzo Ducale di Genova per i 70 anni di Costa Crociere. Fotogallery

Il 6 luglio debutta la mostra del celebre fotografo italiano. In esposizione 100 fotografie “rubate” da Toscani a bordo di Costa Pacifica, nel corso di una crociera ai Caraibi partita lo scorso 31 marzo, giorno esatto del compleanno di Costa GENOVA - Per festeggiare l’anniversario della compagnia italiana Palazzo Ducale ospita una mostra dal titolo "Oliviero Toscani. Ladro di Felicità²" dedicata alla felicità. Le fotografie sono state realizzate a bordo di Costa Pacifica; una selezione sarà esposta in anteprima sulle navi della flotta, diventando una vera e propria “floating exhibition”, che viaggerà in tutto il mondo.  La mostra, che rimarrà in esposizione fino al 14 ottobre 2018, è curata da Flavio Arensi, con un allestimento di Peter Bottazzi.  Come suggerisce il titolo della mostra, sono state scattate per cogliere al meglio le emozioni nella loro spontaneità e naturalezza. “Si dice che in teatro, al cinema o in televisione, sia più facile far piangere che far ridere. La stessa cosa in fotografia, è più facile fotografare gli orrori, le guerre, le carestie, l’infelicità che la pace, l’amore, la concordia, la felicità! Avere la Felicità come tema da fotografare è un grande privilegio e una grande sfida” - ha dichiarato a riguardo Oliviero Toscani. “Dal 1948, anno della fondazione di Costa, sono cambiate molte cose, ma continuiamo a lavorare sempre con un unico obiettivo: fare felici i nostri ospiti.” – ha commentato Luca Casaura, Senior Vice President Global & Strategic Marketing di Costa Crociere – “Per questo abbiamo pensato ad una mostra sulla felicità per festeggiare i nostri 70 anni, affidandoci a un maestro della fotografia come Oliviero Toscani, che ha saputo catturare la vera essenza di una crociera firmata Costa. È un progetto davvero speciale, che abbiamo voluto regalare a Genova, la nostra città, grazie alla collaborazione con le istituzioni locali”. Flavio Arensi ha spiegato: “Non c’è cosa più poetica di un ladro di sguardi, di chi riesce a rapire l’emozione di qualcosa che accade e subito scompare perché chiusa nell’espressività del momento. Così Oliviero Toscani si è mosso fra gli ospiti croceristi, con l’attenzione e il rispetto che si deve a chi è impegnato nel mettere fra parentesi il mondo per godersi in relax la famiglia, gli amici, la compagnia di chi ama. La mostra che ne deriva è un legame di sentimenti, non di sentimentalismi, dove la felicità è nel condividere una relazione. Capace di guardare alle situazioni oltre i ritratti dei protagonisti, Toscani racconta un luogo di intimità, ma lo rende capace di essere qualcosa che travalica le persone e diviene, furtivamente, una possibilità di tutti. Oltre cento fotografie, di cui Toscani è regista e insieme consumatore, sono un viaggio fra le persone ma anche un ideale grammatica della fotografia, perché mette in luce la novità del linguaggio di Toscani che dalla pubblicità alle campagne sociali riesce a rendere il mezzo non una espressione tecnica, ma un pensiero di vita. Ladro sì, ma un ladro che sa sempre dare dignità e fondamento a ogni immagine, perché non basta rappresentare il mondo, ma bisogna anche presentarlo”. La mostra di Palazzo Ducale comprenderà anche alcune immagini realizzate dagli ospiti di Costa Pacifica che hanno partecipato a una serie di workshop tematici condotti da Toscani e dai suoi collaboratori durante la loro permanenza a bordo, con il contributo di un docente di Canon Academy. Per mettere in pratica le lezioni teoriche con sessioni di fotografia sul campo sono state messe a disposizione degli ospiti 50 macchine fotografiche della gamma EOS.  “Un vero maestro si rivela nella capacità di formare discepoli. Ad Oliviero è capitata questa curiosa avventura: ha messo i piedi sul ponte della Costa Pacifica ed è diventato marinaio subito, anche se nato un po’ di tempo fa a Milano. Ma il marinaio è rimasto comunque l’Oliviero fotografo. Ha contagiato gli ospiti con la sua passione professionale: si sono messi tutti a fotografare. È diventato il loro guru. La vita di bordo infatti, essendo estranea alla vita di tutti i giorni, porta in una dimensione psicologica di assoluta libertà mentale, la più adatta al viaggio non solo fra le acque ma anche nella propria fantasia. E le fotografie dei discepoli si sono così mescolate con quelle del maestro in una curiosa autenticità emotiva: non è affatto facile distinguere a prima vista le une dalle altre. Poi l’occhio critico inizia il suo percorso d’indagine e riscopre le differenze, accomunate però dalla medesima celebrazione della felicità, quella a sua volta contagiosa che ci porta, vedendole, a sorridere da complici” – ha dichiarato Philippe Daverio. Il catalogo della mostra, edito da Mondadori Electa, è arricchito da una prefazione di Philippe Daverio. Il progetto si avvale della collaborazione di Canon Italia come digital imaging partner. {igallery id=9633|cid=981|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}   ...

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