Nella Venere del Botticelli nascosti alcuni dettagli anatomici
A rivelarlo una ricerca condotta dal chirurgo Davide Lazzeri, studioso di medicina nell'arte, pubblicata sulla rivista Acta Biomedica. In particolare, secondo il medico, nel mantello tenuto dalla dea Flora sarebbe visibile l’immagine di un polmone, simbolo del respiro divino FIRENZE - Il dipinto la “Nascita di Venere” di Sandro Botticelli, opera realizzata dall’artista tra il 1482 e il 1486 circa, e conservata alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, secondo il medico chirurgo Davide Lazzeri, studioso di medicina nell'arte, celerebbe alcuni dettagli anatomici. Lazzeri ha infatti condotto una ricerca, pubblicata sulla rivista Acta Biomedica, nella quale viene evidenziata, tra le pieghe del mantello retto dalla dea Flora, la presenza di un particolare dettaglio che rappresenterebbe l’immagine di un polmone, il destro per l’esattezza. Il pittore, secondo l’interpetazione del medico, avrebbe disegnato l'infossatura, ovvero l’ilo polmonare, da cui passano bronchi, vasi sanguigni e nervi. Si tratta di una interpretazione del tutto “personale e speculativa”, come ammesso dallo stesso Lazzeri, che non trova di fatto alcun riscontro e sostegno da parte di storici dell’arte. Secondo Lazzeri il disegno potrebbe richiamare l'allegoria del ciclo della vita generato dal respiro divino, oppure “ricordare anche la morte per tubercolosi della giovane musa di Botticelli, la nobildonna fiorentina Simonetta Cattaneo Vespucci, che aveva ispirato il volto della stessa Venere". Uno studio simile, condotto nel 2009 dai ricercatori americani Blech e Doliner sulla “Primavera”, altro capolavoro del Botticelli, aveva rivelato alcuni dettagli dello stesso tipo. Proprio da questa precedente ricerca è partita quella di Lazzeri. I due studiosi, all’epoca, avevano individuato l’immagine di due polmoni tra la vegetazione dipinta dietro la figura di Venere. Riferimenti anatomici erano stati in passato evidenziati anche in opere di Michelangelo e di Piero della Francesca. D’altra parte è anche noto che Michelangelo e Leonardo avessero seguito personalmente delle dissezioni anatomiche al contrario di Botticelli, che però, essendo nel circolo dei Medici, è probabile sia stato a contatto con le autopsie pubbliche fatte per gli artisti. Lazzeri evidenzia infatti che era “quasi obbligatorio in epoca rinascimentale, per avere una veridicità maggiore dei corpi, assistervi ed essere esperti di anatomia”. ...