Nasce la Fondazione Modena Arti Visive. Alla guida la storica dell’arte e curatrice Diana Baldon
La nascita dell’istituzione è stata sancita da un consiglio di amministrazione svoltosi il 3 ottobre presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena MODENA – È nata la Fondazione Modena Arti Visive, che riunisce tre istituti culturali modenesi – Galleria Civica di Modena, Fondazione Fotografia Modena e Museo della Figurina. La Fondazione rispecchierà il legame con le storie individuali di queste importanti istituzioni modenesi allo scopo di rafforzarne le loro identità, nonché tutelare e aumentare la visibilità dei loro patrimoni collezionistici. Alle attuali mostre e corsi di alta formazione didattica verranno integrati laboratori pedagogici, performance, conferenze, concerti, progetti nello spazio pubblico e residenze d’artista. Tra i suoi obiettivi principali: la promozione delle più innovative pratiche artistiche internazionali nel 21mo secolo, privilegiando forme di attivazione e di contaminazione tra discipline e contesti diversi. Le sue proposte educative s’indirizzeranno a un bacino d’utenza diversificato e sperimenteranno con nuove pratiche e modalità di fruizione, di accessibilità, di comunicazione e di collaborazione. Direttore Generale della Fondazione è stata nominata la storica dell’arte e curatrice Diana Baldon, già alla guida di Fondazione Fotografia Modena dal 1° giugno scorso. Sono stati altresì nominati il presidente Gino Lugli, indicato congiuntamente dai due fondatori – Comune di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – e i membri del consiglio di amministrazione Martina Bagnoli, Luigi Benedetti (indicati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena), Paolo Credi e Daniela Goldoni (indicati dal Comune di Modena). Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha affermato: “La Fondazione Modena Arti Visive rappresenta il primo e significativo passo verso l’obiettivo di maggiore integrazione e coordinamento tra istituti culturali, che sarà una delle caratteristiche del nuovo Polo in programma tra il Sant’Agostino e il Palazzo dei Musei. Dovrà essere un sistema vitale, con il risultato superiore alla somma delle parti, per contribuire a promuovere la città a livello nazionale e internazionale. I due istituti civici che entrano nella Fondazione Modena Arti Visive, così come Fondazione Fotografia Modena, hanno un marchio consolidato, una identità e una storia. E un patrimonio di competenze, oltre che di opere e collezioni.” Mentre il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli ha sottolineato: “Abbiamo sostenuto con convinzione quest’operazione sin dall’inizio e siamo molto soddisfatti del risultato, ottenuto mettendo a sistema organizzazioni con storie e competenze importanti che insieme possono ancora crescere e svilupparsi. La nascita della Fondazione Modena Arti Visive – ha aggiunto – è il primo passo di un grande lavoro che impegnerà tutta la struttura nei prossimi due anni. L’obiettivo è costruire un’identità unica e forte che valorizzi le professionalità di chi opera nelle tre istituzioni e promuova la cultura attraverso un modello innovativo pubblico-privato.” “Disporre di tre importanti realtà e poterne unificare la governance è una grande opportunità quando si vuole allargare il proprio orizzonte e misurarsi con un panorama internazionale. - ha dichiarato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli. - Credo che sentirsi parte di un progetto ambizioso possa aggiungere il necessario entusiasmo alle competenze e alle capacità già presenti e richiamarne di nuove per sviluppare un risultato comune superiore alla somma di quelli parziali. Sono lusingato di essere stato scelto per dare un contributo.” La direttrice Diana Baldon ha commentato: “Sono onorata di guidare Fondazione Modena Arti Visive in questa fase di lancio. L’ambizione e l’energia scaturite da questo progetto s’inseriscono in vicende locali dal carattere pionieristico che intrecciano la storia della Galleria Civica – uno dei centri d’arte più avanzati nella scena dell’arte contemporanea in Italia – con quella della mitica casa automobilistica Ferrari. Sento una grande responsabilità nell’ereditare un’istituzione dalle prospettive e potenzialità di distinguersi oltre i confini nazionali, pur rimanendo convinta dell’importanza di cooperare il più possibile con altre istituzioni culturali, pubbliche e private, e università del territorio. Ringrazio il consiglio di amministrazione, i soci fondatori e, in particolare, il nuovo Presidente per la fiducia che mi hanno accordato con questo incarico.” ...