MUDEC – Museo delle Culture di Milano, gli appuntamenti di aprile
Da giovedì 5 a giovedì 19 aprile, cinque incontri tutti a ingresso libero fino a esaurimento posti Giovedì 5 Aprile alle ore 18:30 lo Spazio delle Culture – Khaled al-Asaad ospiterà la conferenza “La conquista del Messico: gli strumenti dell’evangelizzazione”, realizzata in occasione della mostra “Frida Kahlo. Oltre il mito e Il sogno degli antenati”. Il relatore sarà Giovanni Marchetti, professore nel dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne presso l’Università di Bologna e in quest’occasione esporrà parte dei suoi studi effettuati sull’epoca coloniale, esaminando sia le testimonianze nelle lingue indigene che le cronache utili alla ricostruzione dei molteplici processi di trasformazione culturale innescati dalla conquista del Messico. Venerdì 6 Aprile alle ore 18:00, in occasione della mostra “Eravamo cacciatori di teste. Riti, vita e arte delle popolazioni Asmat”, il MUDEC ospiterà, presso lo Spazio delle Culture – Khaled al-Asaad, la conferenza “Dalla Nuova Guinea al Mudec: Maurizio Leigheb e gli Asmat”, parte del palinsesto degli incontri sulla cultura e arte asmat. Maurizio Leigheb, etnologo, documentarista e scrittore, tra i maggiori conoscitori italiani della Papua (Nuova Guinea Indonesiana), racconterà, attraverso un excursus per immagini, le 17 spedizioni effettuate in oltre 40 anni di attività, per contestualizzare la raccolta dei preziosi manufatti Asmat che ha ceduto al Mudec, costituenti il nucleo centrale della mostra stessa. Al termine della conferenza sarà proiettato il documentario che Leigheb ha realizzato per la Rai tra gli Asmat nel 1999. Sabato 7 Aprile, dalle ore 14:30 alle ore 15:30, presso il MudecLAb sarà organizzato un laboratorio dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie, parte dell’iniziativa “Disegniamo l’arte”, promosso da Abbonamento Musei Lombardia. Uno speciale percorso permetterà ai bambini di immergersi nell’universo degli Asmat, abitanti della Nuova Guinea, tra le popolazioni rimaste più a lungo incontaminate dalla società industrializzata. Un piccolo viaggio nelle terre più lontane dell’oceano Pacifico alla scoperta delle popolazioni Asmat che porterà i piccoli visitatori, attraverso gli oggetti in mostra, a conoscere e scoprire gli aspetti più curiosi di questa cultura, svelando tutte le curiosità legate al loro mito di fondazione, alla loro tradizione di scultori del legno e cacciatori di teste. Durante la visita, i bambini potranno inoltre dare libero sfogo alla loro creatività disegnando con le matite Faber-Castell il loro personale scudo e decorandolo con i simboli magici tipici degli Asmat. Giovedì 12 Aprile, alle ore 18:30 il MUDEC ospiterà, presso lo Spazio delle Culture – Khaled al-Asaad, l’incontro “Dagli oggetti rituali al Festival della scultura Asmat. Recupero, cambiamento e innovazione della scultura nativa Asmat”, con ospiti i relatori Mariangela Fardella e Giorgio Azzaroli. L’omonima collezione Fardella-Azzaroli è stata creata con l’intento di diffondere in modo più ampio la conoscenza della straordinaria abilità degli scultori Asmat. Infatti, collezionando ed esponendo al pubblico in gallerie, mostre e musei il patrimonio da loro raccolto, i coniugi-collezionisti Azzaroli si propongono di sostenere il finanziamento di laboratori-scuole per mantenere viva la tradizione nelle giovani generazioni Asmat esposte a un grave rischio di annientamento culturale. Durante la conferenza i due collezionisti presenteranno, quindi, la loro esperienza che dall'avvio dell’Asmat Art Project nel 1968 ha poi portato alla fondazione dell’Asmat Museum of Culture and Progress e alla nascita dell’Asmat Culture Festival, dedicato principalmente alla scultura, la cui ultima edizione si è svolta nell'ottobre del 2017. Giovedì 19 Aprile alle ore 19:00 la Sala Auditorium del Mudec ospiterà la conferenza “Frida Kahlo e la fotografia” con Francesca Alfano Miglietti, Denis Curti, Alessandra Bonetti Rubelli. L’importanza della fotografia per Frida è evidente nella molteplicità dei suoi ritratti, ossessionata dal desiderio di non scomparire senza lasciare traccia di sé. Fotografata da Tina Modotti, Lucienne Bloch, Imogen Cunningam, Dora Maar, Edward Weston, Leo Matiz, Nickolas Muray, ritratta quasi sempre con i capelli raccolti, neri, a volte con qualche fiore come ornamento e quasi sempre con il costume delle donne di Tehuantepec, come simbolo di bellezza, coraggio, forza e intelligenza. Pochi personaggi come lei riescono a comunicare un intero universo: c’è la madre Terra, il Messico, il ‘900, il femminismo, la disperazione d’amore, la malattia, il coraggio. La stessa cosa si può dire dei suoi ritratti fotografici, che invece di essere semplice corollario alla pittura o documento, diventano faccia speculare del mito. {igallery id=8878|cid=925|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} ...