Montecitorio. “La Fortuna di Dante – Manoscritti, libri, opere d’arte”: mostra che testimonia l’umana cura per l’eredità mistica. Foto
Dal 12 ottobre al 4 novembre 2018, oltre quaranta i testi esposti, bellissimi nelle loro pagine segnate dal tempo con i margini in oro, codici d’inestimabile valore, alcuni trecenteschi splendidamente miniati e illustrati ROMA – La Camera dei Deputati, nella Sala della Lupa, così chiamata perché una fiera scultura canina allatta Romolo e Remo, ospita la mostra “La fortuna di Dante – Manoscritti, libri, opere d’arte”. Occasione rara perché raccoglie del Sommo Poeta, che non ha lasciato alcun testo autografo, le testimonianze più straordinarie e preziose di chi ha amato e tramandato l’opera dell’Alighieri, propiziando fino ai giorni nostri la sua eternità. In questa cornice aulica - che val la pena visitare anche perché vi fu proclamato il risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 - alla presenza di Roberto Fico Presidente della Camera dei Deputati, la mostra è stata appena inaugurata da Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi, associazione che si propone di diffondere l’arte nel nostro paese e ha reso possibile l’evento. Pietro Folena ha sintetizzato la ragione dell’iniziativa, che rientra nell’ambito dei Centenari Danteschi, per l’imprescindibilità sulla cultura esercitata da Dante Alighieri, nei secoli passati come all’inizio del terzo millennio. Ringraziando chi ha prestato gli inestimabili cimeli, Folena ha sollevato l’auspicio che il messaggio mistico con il quale si conclude il Paradiso diventi sempre più parte di noi. Oltre quaranta i testi esposti, bellissimi nelle loro pagine segnate dal tempo con i margini in oro, codici d’inestimabile valore, alcuni trecenteschi splendidamente miniati e illustrati. Occasione da cogliere per vedere le prime edizioni della Divina Commedia, le sue traduzioni in arabo, cinese, ebraico. Un particolare cartaceo contenente una traduzione in francese dell’Inferno. Un’incredibile miniatura della Divina Commedia contenuta in un guscio di noce. E ancora due opere pittoriche che ci rimandano all’icona dantesca presente nell’immaginario collettivo: il capolavoro dei primi decenni del ‘500 di Agnolo Bronzino “Ritratto allegorico di Dante Alighieri” e “Il Caronte” opera del secolo ventesimo di Salvador Dalì. Testimonianze della fortuna di Dante nei secoli e insieme dell’amore che l’umanità mette per preservare quella ricchezza spirituale che rende possibile trascendere la condizione di mortali. L’esposizione che celebra il padre della lingua italiana è curata da Donato Pirovano e Francesco Buranelli. Promossa dal Ministero per i beni Culturali, organizzata dall’Associazione MetaMorfosi in collaborazione con i Musei Reali di Torino – Biblioteca Reale di Torino, la cattedra di Filologia e Critica dantesca dell’Università degli Studi di Torino e la Biblioteca Angelica, con il Patrocinio della Regione Toscana, de La Casa di Dante in Roma, della Società Dante Alighieri, della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici e Artistici della Santa Sede, s’inserisce nell’ambito delle iniziative promosse in Italia e nel Mondo per ricordare Dante Alighieri e rientra nel programma dei Centenari Danteschi (1265-2015 ~ 1321-2021). {igallery id=5194|cid=1181|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} {igallery id=41|cid=1182|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Vademecum La fortuna di Dante – Manoscritti, libri, opere d’artedal 12 ottobre al 4 novembre 2018dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17,30); domenica 4 novembre, in occasione di “Montecitorio a porte aperte” l’ingresso sarà possibile dalle 10,30 alle 16,30; giorni di chiusura sabato e domenica ...