MAG MetaMorfosi Art Gallery di Spoleto, “Il gioco della pittura. La collezione di carte dipinte di Paola Masino”
La mostra ospitata a Palazzo Bufalini, a cura di Mascia Galateria e Patrizia Masini e organizzata da MetaMorfosi, propone una collezione unica al mondo, originale testimonianza dell’arte pittorica del Novecento SPOLETO - Dopo l’esposizione al Museo di Roma in Palazzo Braschi (15 dicembre 2016- 11 giugno 2017), al MAG MetaMorfosi Art Gallery in piazza del Duomo a Spoleto, in occasione della 62esima edizione del Festival dei 2Mondi, diretto da Giorgio Ferrara, la collezione di carte dipinte della scrittrice anticonformista ed intellettuale Paola Masino (1908-1989). Quella in esposizione è una collezione davvero unica ed originalissima, ideata dalla stessa Masino, nata dalla sua passione per le carte da gioco e dall’intento di considerarle vere e proprie opere d’arte. Compagna di Massimo Bontempelli, amica di letterati, musicisti e pittori, italiani e stranieri, Masino si dilettò a realizzare con meticolosa pazienza, attraverso quattro decenni, dal 1950 agli anni Ottanta, una collezione completa di carte da gioco francesi, napoletane e di tarocchi, create dai migliori pittori del Novecento, da Carla Accardi a Burri, a Consagra, da Primo Conti a Carrà, da Campigli a Capogrossi, a Cagli, da Fautrier a Cocteau, da Carlo Levi a Guttuso, da Prampolini a Fausto Pirandello – solo per citarne alcuni. Collezionista sui generis non acquistò nessuna delle 352 opere di cui si compone la collezione. Le furono infatti date in omaggio dagli stessi autori a testimonianza del prestigio che il mondo artistico dell’epoca riconosceva a questa scrittrice, vera e propria istituzione della vita culturale romana, frequentatrice assidua delle prime edizioni del Festival di Spoleto. La collezione, donata dal nipote Alvise Memmo al Museo di Roma nel 2007, oltre a rispecchiare perfettamente l’originalità della figura della sua ideatrice, rappresenta anche una interessante e particolare testimonianza dell’arte pittorica del Novecento. Oltre alla collezione di carte, la mostra ospita anche i ritratti di Paola Masino dei pittori Bucci, Cagli, Cecchi Pieraccini, de Chirico, de Pisis, Funi e Sironi, e di famosi fotografi, da Bragaglia a Ghitta Carell, da Luxardo, a Sommariva. Opere realizzate negli anni ’30 ad eccezione del ritratto in bianco e nero, dal titolo Regina di fiori, di Alexander Calder, eseguito dal pittore e scultore americano a Roma, nel 1968, e del ritratto di Bontempelli di Alberto Savinio, datato 1947. Completano infine l’esposizione una serie di foto d’epoca, lettere, manoscritti, quaderni d’appunti, liste redatte dalla stessa Masino, con i nomi degli artisti “incaricati” e le corrispondenti carte da gioco “commissionate”, due mazzi di carte da gioco commerciali, autografate da famosi letterati, musicisti, critici, attori e registi, tutti provenienti dal Fondo Paola Masino – donazione Alvise Memmo del Museo di Roma in Palazzo Braschi. La mostra, aperta al pubblico dal 7 dicembre al 2 aprile 2018, è stata realizzata con la preziosa collaborazione di Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e col patrocinio del Comune di Spoleto e della Regione Umbria. {igallery id=2839|cid=797|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} {igallery id=7359|cid=798|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} ...