Lo spazio architettonico nello sguardo di Camilla Borghese in mostra a Roma
Fino al 7 luglio 2018 la Galleria Spazio Nuovo Contemporary Art ospita la mostra “Outline” a cura di Guillaume Maitre e Paulo Pérez Mouriz ROMA - Il processo di conoscenza di un luogo passa per molte cose, la frequentazione dello spazio e delle persone che lo abitano in primis e questo significa soprattutto gli edifici. D’altro canto quando si decide di visitare una città si parte da quelli. E se la città è New York, alziamo gli occhi al cielo. Ecco, nella mostra Outline presso la galleria Spazio Nuovo a Roma, Camilla Borghese parte proprio dallo sguardo per raccontarci una città che tutti conoscono, per averla vista sui giornali, in tv o sul grande schermo. Sembrerebbe una banalità considerando che è una fotografa, ma lei è capace realmente di proporci delle visioni assolutamente personali e inedite della Grande Mela. Dice bene Serena De Dominicis, nel testo critico che accompagna la mostra, quando afferma che talvolta i palazzi si trasformano in pattern, in quinte sceniche o evidenziano le essenzialità del disegno. L’architettura è letta nella essenzialità delle sue forme, che tendono a scomparire in cerca di una astrattezza che scardina il peso della costruzione in favore di una verticalità quasi estrema. “Tirare il colore” accentuandolo, sovraesporre o tagliare le foto secondo prospettive quasi acrobatiche (come nel caso di “⊥. 17:59 . NEW YORK”, 2017) consente a Borghese di liberarsi della cifra narrativa per volgere verso i termini evocativi, la cui matrice si ritrova nello scatto al Pirellone (“Untitled – MILAN”, 2014) in cui si stagliano solo dei neri tagli a segnare il parziale perimetro del palazzo, che risulta quasi evanescente, come a emergere da un film di fantascienza anni ‘60, quando tutto era possibile e il futuro si affacciava alle porte del presente. Questo senso di sospensione temporale è costante e accentuato dal fatto che a volte gli edifici più che fotografati appaiono disegnati o dipinti. “⊥. 18:55 . NEW YORK”, che si distanzia formalmente dagli altri lavori in mostra e che ritrae il National September 11 Memorial, ci propone una visione ad altezza uomo, portandoci quasi a specchiarci di notte nell’acqua di un ninfeo. La carta cotone - su cui Borghese stampa - assorbe il colore e propone una liquidità inaspettata e una profondità che scardina le geometrie, avviluppando lo sguardo e alternandosi agli scatti in cui queste emergono più evidenti; sempre però private di rigidità in favore di un rigore che abbatte quel connotato di monumentalità poco amato dalla fotografa. {igallery id=5263|cid=1040|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Vademecum CAMILLA BORGHESEOUTLINEA cura di Guillaume Maitre e Paulo Pérez Mouriz Fino al 7 luglio 2018 Testo critico di Serena De DominicisGalleria Spazio Nuovo Contemporary Art Via D’Ascanio 20 (Piazza Firenze), RomaDal lunedì al sabato dalle 11 alle 19INFO: ppm@spazionuovo.netTEL +393409854675 ...