Guernica di Picasso non ritrae il bombardamento, ma la vita dell’artista. La nuova interpretazione
E’ questa la teoria rivoluzionaria del professore di storia dell’arte José María Juarranz de la Fuente presentata nel libro “Guernica. La obra maestra desconocida” MADRID - Una tesi decisamente rivoluzionaria e sconvolgente, che va ad infrangere una serie di certezze, quella presentata alla stampa spagnola dal professore José Maria Juarranz de la Fuente, storico e docente di Storia dell'arte spagnolo in pensione. Secondo de la Fuente, che da circa 20 anni studia la più celebre opera di Picasso, l’interpretazione del dipinto come conosciuta fino ad oggi è tutta da rivedere. Guernica, infatti, non rappresenterebbe la denuncia degli orrori della Guerra civile spagnola, sarebbe invece un racconto molto più intimo e autobiografico, legato alle vicende famigliari del pittore. In sostanza il quadro non sarebbe altro che un’autobiografia. Addirittura il titolo, a detta del professore, non sarebbe stato ideato da Picasso ma da un suo amico che vedendolo avrebbe esclamato “Guernica!”, riferendosi però al bombardamento tedesco che aveva colpito la città basca. Peraltro Picasso era apolitico, per cui si chiede il professore, perché mai avrebbe dovuto fare un’eccezione con questa opera. Ma non è tutto. Sempre a sostegno di questa tesi, de la Fuente rammenta anche la tempistica, infatti la data in cui Picasso avrebbe cominciato a dipingere il quadro sarebbe precedente al bombardamento, avvenuto il 26 aprile 1937. Nel quadro il professore rinviene invece molti elementi autobiografici, legati in particolare a tre eventi cruciali e fondamentali nella vita del pittore. Il primo riferimento, secondo lo storico dell’arte sarebbe il terremoto di Malaga, vissuto da Picasso all’età di appena tre anni. L’altro episodio chiave sarebbe il suicidio del suo amico Casagemas, il terzo invece il divorzio da sua moglie Olga. Nel quadro inoltre de la Fuente individua tutte le donne che hanno avuto un ruolo estremamente importante nella vita di Picasso, ovvero la sua amante clandestina Marie Thérèse Walter, ritratta nel dipinto come madre dolente, Dora Maar raffigurata come l’uccello che chiede da mangiare, la moglie Olga Koklova che sarebbe invece il cavallo. Maya sua figlia, avuta da Marie Thérèse, si rintraccerebbe in alcuni tratti sovrapposti alla bambina morta. La donna con la lampada sarebbe la madre di Picasso. Infine il toro non sarebbe altro che lo stesso pittore. Insomma alla fine Guernica non ritrarebbe affatto Guernica e, come sottolineato dal quotidiano El Pais, questa teoria va a distruggere un mito. ...