Firenze. Un vestitino in lana del XIV sec. alla mostra “Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura”
La piccola veste, che aprirà il percorso espositivo, proviene da scavi condotti nel 1921 a Herjolfnaes sulla costa orientale della Groenlandia, che portarono al rinvenimento di un cospicuo numero di costumi, databili per la maggior parte al Trecento FIRENZE - Un grazioso vestitino in lana proveniente dal National Museum di Copenhagen, confezionato sulla metà del XIV secolo per una bambina e recuperato dagli archeologi in Groenlandia, sarà tra i prestiti che si potranno ammirare nella mostra Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura alla Galleria dell’Accademia di Firenze dal 5 dicembre al 18 marzo 2018. La piccola veste, che aprirà il percorso espositivo, proviene da scavi condotti nel 1921 a Herjolfnaes sulla costa orientale della Groenlandia, che portarono al rinvenimento di un cospicuo numero di costumi, databili per la maggior parte al Trecento. L’abitino era probabilmente confezionato per una bambina di tre anni. Il busto e le maniche sono strette, mentre la parte inferiore si allarga verso il fondo grazie all’inserzione di due gheroni triangolari davanti e due dietro, posti al centro della figura. Quelli anteriori partono da uno sprone che manca nella parte posteriore. L’ampio scollo ovale non rende necessari spacchi o allacciatura per indossare il capo. Probabilmente la veste era stata cucina con un tessuto riciclato da un altro abito, come dimostrerebbe lo sprone anteriore, non riscontrabile negli esemplari coevi effettivamente pervenuti o raffigurati nei dipinti. Il tessuto, costruito con una lana locale lavorata su di un telaio verticale a intreccio classico (saia da 2 lega 2), aveva in origine un ordito grigio e una trama bianca, privi di tintura. La forma, aderente in alto e alle maniche e più ampia in fondo, è quella semplificata degli abiti degli adulti, con un numero minimo di gheroni, date le piccola dimensioni della veste: un’esemplificazione significativa del taglio sartoriale del tempo. È interessante notare come, anche nei luoghi più remoti e distanti dai centri dove s’inventavano e si elaboravano le fogge, che facevano moda, queste fossero conosciute e in qualche modo seguite: i ritrovamenti della Groenlandia nel loro insieme ripercorrono le variazioni del taglio che caratterizzano il XIV secolo in tutta Europa. La mostra a cura, come il catalogo edito da Giunti, di Cecilie Hollberg, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Galleria dell’Accademia di Firenze. ...