Firenze, città dei musei
Giovedì 28 giugno alle 19.25 su Rai5, il primo episodio dedicato al Museo del Bargello e alla Galleria dell'Accademia, raccontati da Antonio Paolucci Il Museo del Bargello, scrigno di meraviglie della scultura rinascimentale, con opere di Donatello e Michelangelo, era sede del Podestà in epoca comunale, finché sotto i Medici diventa Palazzo del Bargello, cioè il luogo dove si amministra la giustizia criminale. Per secoli resta sede del tribunale, fino a quando la Toscana repubblicana nell’Ottocento lo trasforma in museo. Il palazzo viene quindi restaurato e destinato a ospitare i capolavori della scultura rinascimentale: dagli Uffizi vengono trasferite qui sia la grande scultura che le collezioni di arte applicata dei Medici. Il fascino del nuovo museo attira altre importanti donazioni, come la raccolta di arti minori del collezionista francese Louis Carrand (avori, maioliche, gioielli e tessuti). Tratto tipico di questo museo è dunque la convivenza di arti minori e scultura. Nella Sala di Donatello si può comprendere a colpo d’occhio cosa è stato il Rinascimento fiorentino. Accanto alle opere di Donatello si trovano, infatti, opere di Verrocchio, di Luca della Robbia, le formelle presentate da Ghiberti e Brunelleschi al concorso per le porte del Battistero di Firenze. Ma nel Bargello i capolavori sono disseminati ovunque: dalla Costanza Bonarelli di Bernini al busto di Battista Sforza, alla Dama col Mazzotino del Verrocchio. Al pianterreno, sul cortile, si apre la Sala di Michelangelo: una sorta di pantheon dell’arte fiorentina del ‘500, un’antologia della cultura e delle ideologie dell’epoca rinascimentale. Accanto al tondo Fitti, al Bacco, al Febo/David, al Bruto si possono ammirare i lavori di Cellini, di Giambologna, di Baccio Bandinelli. Museo antitesi del Bargello è la Galleria dell’Accademia, creato e imperniato intorno a una singola opera, il David di Michelangelo, attrazione per migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. ...