Sei qui

Fabio Viale, dalla Biennale di Venezia alla Galleria Poggiali di Firenze con la mostra “Acqua alta – High tide”. Immagini

Dal 22 febbraio al 16 maggio 2020, due installazioni per le due sedi della galleria fanno riflettere sul dramma di Venezia e sulla tragedia della caducità e dello scorrere del tempo FIRENZE - La Galleria Poggiali ospita la personale “Acqua alta - High tide” dell’artista piemontese Fabio Viale (Cuneo, 1975), che torna a Firenze dopo una serie di presenze di successo alla scorsa Biennale di Venezia e alla Gipsoteca di Monaco. La mostra è allestita nelle due sedi fiorentine della galleria. In quella di via della Scala 35/Ar è ospitata l’installazione  che arriva direttamente dalla Biennale di Venezia. Si tratta di una dozzina di monoliti in pietra che replicano a misura reale quei pali in legno di rovere o di castagno che affiorano nella laguna di Venezia, denominati “bricole” e che servono da segnali per la navigazione. Quelle realizzate da Viale imitano il legno in maniera stupefacente.  L’allestimento ricorda quello veneziano della Biennale, cui si è aggiunto un dato di cronaca che ha trasformato disgraziatamente il virtuale in reale. Nel Padiglione ai Giardini, infatti, il paesaggio originale, cioè quello dei canali e della laguna veneziana caratterizzati dalle bricole, veniva evocato con una installazione multisensoriale che immergeva i visitatori in una ambiente realistico grazie a un pavimento immerso in un tappeto di acqua bassa e a una nebbia realizzata con teli di plastica leggermente opachi, che separavano i visitatori dai pali in pietra. Il dramma dell’acqua alta, da cui il titolo della mostra odierna, ha però cambiato tutto. E' penetrata infatti anche nel Padiglione dove si trovavano ancora le sculture di Viale, ora trasportate a Firenze sane e salve. L’installazione attuale intende dunque sottolineare l’emergenza che stiamo attraversando, quella dell’innalzamento del livello del mare, dei cambiamenti climatici e del progresso incontrollato che ha stravolto equilibri naturali e il paesaggio in ogni parti del mondo. La galleria è stata disseminata di “bricole” in un percorso dove i lunghi pali, talvolta solitari, sono “abbracciati” da strette catene, diventando dei moniti. L’allestimento assume un aspetto drammatico e serve a collegare gli inquietanti eventi, conseguenza dei cambiamenti climatici, a quanto vissuto a Firenze nell’autunno del 1966, quando l’Arno superò gli argini invadendo il centro cittadino.  Il tono drammatico  dell’allestimento in via della Scala si accentua nello spazio di via Benedetta, dove Viale ha realizzato una monumentale installazione rovesciando  quintali di pietrisco, ovvero detriti di marmo direttamente prelevati dai ravaneti delle Alpi Apuane. Tra la massa informe dei detriti, che sembra muoversi come un fiume e trascinare con sé tutto, emergono però statue mozze, pezzi frantumati di vasi in marmo, arti e teste di pietra lavorati dal tempo e dalla caduta. Le Tre Grazie sono state ridotte a brandelli; un personaggio pittoresco, un moro con turbante, appare riportato allo stadio grezzo di macigno; un aggraziato Apollo è senza braccia, gambe e testa; un molosso è restituito alla natura come sasso di fiume. Il paesaggio ricorda  l’inevitabile tragedia del divenire che tutto riduce in polvere e si riallaccia al Rinascimento, quando  si soleva rappresentare l’esperienza della caducità e della fine, anche quella di imperi e gloriose dinastie, con immagini e simboli significativi, quali colonne spezzate, edifici distrutti e sculture rese informi dal lento e inesorabile lavorio del tempo. Foto Ugo Carmeni {igallery id=5658|cid=1879|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Vademecum Fabio VialeAcqua alta - High tideInaugurazione sabato 22 febbraio 2020 ore 18.3022.02.2020 – 16.05.2020Galleria Poggiali FirenzeVia della Scala, 35/Ar | Via Benedetta, 3r50123 FirenzeIngresso liberoTutti i giorni 10-13 / 15-19, domenica su appuntamentoTel. +39 055 287748www.galleriapoggiali.com| info@galleriapoggiali.com   ...

Articoli Correlati

Lascia un commento