Biennale di Architettura, il 26 maggio l’apertura al pubblico
Prende il via ai Giardini e all’Arsenale la 16 edizione della Mostra Internazionale di Architettura dal titolo “FREESPACE”, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara. Quest’anno il focus è lo spazio, la qualità dello spazio, lo spazio libero e gratuito VENEZIA - Tutto pronto per l’apertura al pubblico della 16 edizione della Mostra Internazionale di Architettura che come specificato dal Presidente della Biennale, Paolo Baratta, ha “l’obiettivo di promuovere il ‘desiderio’ di architettura". Al centro dell’attenzione di questa edizione 2018, curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, è lo spazio. “Space, free space, public space possono anche rivelare la presenza o l'assenza in genere dell’architettura, se intendiamo come architettura il pensiero applicato allo spazio nel quale viviamo e abitiamo. - Ha detto Baratta - E la Mostra ci darà esempi, insegnamenti e motivi di discussione. E noi siamo grati a Farrell e McNamara per avere accettato il nostro invito e per la loro coraggiosa scelta che arricchisce con un anello importante la catena delle Mostre tenute in questi anni.” La Mostra FREESPACE si articolerà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, includendo 71 partecipanti, che saranno affiancati quelli raccolti in due sezioni speciali: la prima, nel numero di 16 partecipanti, si intitola Close Encounter, meetings with remarkable projects e presenterà lavori che nascono da una riflessione su progetti noti del passato; la seconda, nel numero di 13 partecipanti, dal titolo The Practice of Teaching, raccoglierà lavori sviluppati nell’ambito dell’insegnamento. Le due curatrici hanno spiegato: “Per noi l'architettura è la traduzione di necessità – nel significato più ampio della parola – in spazio significativo. Nel tentativo di tradurre FREESPACE in uno dei tanti splendidi linguaggi del mondo, speriamo che possa dischiudere il 'dono' che l'invenzione architettonica ha la potenzialità di elargire con ogni progetto. La traduzione ci permette di mappare e di rinominare il territorio intellettuale e quello vero. La nostra speranza è che la parola FREESPACE ci permetta di sondare le aspirazioni, le ambizioni e la generosità dell'architettura.” 65 sono le partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono invece 7 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Architettura: Antigua & Barbuda, Arabia Saudita, Guatemala, Libano, Mongolia,Pakistan, e Santa Sede (con un proprio padiglione sull’Isola di San Giorgio Maggiore). Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, è curato Mario Cucinella con il titolo di Arcipelago Italia. Nel Parco dell'Isola di San Giorgio è inoltre presente anche il Padiglione Vaticano, curato da Francesco Dal Co, prima espressione della Santa Sede alla Biennale architettura di Venezia. Due i Progetti Speciali: - il Progetto Speciale Forte Marghera a Mestre, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, consiste in un’installazione degli architetti Sami Rintala e Dagur Eggertsson, realizzata anche per ospitare alcune manifestazioni in programma a Forte Marghera. - il Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate presso le Sale d’Armi dell’Arsenale, si interroga sul futuro del social housing presentando un frammento del complesso di case popolari, Robin Hood Gardens, che fu progettato da Alison e Peter Smithson nell'East London e completato nel 1972. Resa possibile grazie alla collaborazione della Biennale con il Victoria and Albert Museum di Londra che si rinnova per il terzo anno consecutivo, la mostra è a cura di Christopher Turner e Olivia Horsfall Turner. In tutta la sua durata la Biennale sarà accompagnata da un programma di conversazioni: i Meetings on Architecture, a cura di Farrell e McNamara, integrato da un calendario di incontri organizzati in collaborazione con istituzioni internazionali come la London School of Economics/Cities e Alfred Herrhaussen Gesselschaft e con il Victoria and Albert Museum di Londra. Spazio anche all’attività formativa. Nell’ultimo decennio infatti la Biennale di Venezia ha dato crescente importanza alle cosiddette attività “Educational” rivolte al pubblico delle Mostre, le università, i giovani e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. A corredo della manifestazione ci sarà un catalogo dal titolo FREESPACE, composto di due volumi: Il Volume I, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, è dedicato alla Mostra Internazionale. Il Volume II è dedicato alle Partecipazioni Nazionali, ai Progetti Speciali e agli Eventi Collaterali. http://labiennale.org/ ...