Architettura. Alla Basilica Palladiana di Vicenza la mostra dell’archistar David Chipperfield
Dal 12 maggio una selezione di 15 recenti progetti elaborati dai suoi studi di Londra, Berlino, Milano e Shangai verranno presentati in un allestimento innovativo progettato appositamente dallo stesso architetto per l'occasione VICENZA - “David Chipperfield Architects Works 2018” è la mostra che verrà inaugurata il 12 maggio alla Basilica Palladiana di Vicenza, dove resterà fino al 2 settembre 2018. Si tratta di una esposizione che presenterà al pubblico 15 progetti realizzati dall’archistar britannica, tra disegni, gigantografie, modelli di grande dimensione, messi a confronto con gli spazi dell’edificio Palladiano. Sarà inoltre installato un sistema di proiezione di immagini sospeso nella volta del salone dei Cinquecento. I progetti, frutto di un lavoro di squadra, illustrano la serie di attività che si realizzano in un moderno studio di architettura, attraverso le diverse fasi di sviluppo. La presentazione di ciascun progetto è gestita dai rispettivi team di progettazione di Londra, Berlino, Milano e Shanghai, rivelando un nuovo modo di affrontare sfide culturali, professionali e intellettuali, complesse come quelle del progetto architettonico. Oltre a questo focus, che riguarda le fasi di sviluppo e realizzazione di un progetto, sarà proposta anche una panoramica sui principali edifici completati dallo Studio a partire dal 1985, anno della sua fondazione. L’esposizione riprende un ciclo che in passato ha visto protagonisti architetti del calibro di Mario Botta, Renzo Piano, Gino Valle, Gianugo Polesello, Tadao Ando, Alvaro Siza, Toyo Ito, Alberto Campo e molti altri ancora, e che la Basilica Palladiana ha cominciato ad ospitare sin dal 1985 ed ha interrotto nel 2007, a seguito dei lavori di restauro architettonico dell’edificio, durati fino al 2012. L’Italia, come dichiarato dallo stesso David Chipperfield: "rimane la casa spirituale dell'architettura, dove si può comprendere pienamente l'importanza degli edifici non come singoli spettacoli, bensì come manifestazioni dei valori collettivi e scenari della vita quotidiana". ...