Archeologia. Trovati in Eritrea i resti di due chiese paleocristiane
La scoperta conferma come nel Corno d’Africa il cristianesimo si diffuse molto presto consolidandosi dopo l’editto di Costantino. La ricostruzione delle due chiese e di altri reperti saranno in mostra a novembre al Museo Castiglioni di Varese MILANO - Sono stati rinvenuti in Eritrea alcuni resti di quelle che possono considerarsi le chiese più antiche del Corno d’Africa. A riportare alla luce i reperti è stata una missione archeologica italo-eritrea che è al lavoro sul posto dal 2011 e che ha già riportato alla luce l'antico porto di Adulis sulle rive del Mar Rosso. Il team è guidato dai fratelli Alfredo e Angelo Castiglioni e comprende archeologi dell'UniversitàCattolica di Milano, dell'Università Orientale di Napoli, ed è affiancato dagli architetti del Politecnico di Milano, incaricati del restauro dei monumenti portati alla luce dagli scavi. Responsabile scientifica delle missioni è la Prof.ssa Serena Massa (Universita' Cattolica di Milano). I resti delle due chiese paleocristiane venute alla luce, una delle quali risalente alla seconda metà del IV secolo, a dimostrazione della precoce espansione del Cristianesimo nella zona pochi decenni dopo l'Editto di Costantino che, nel 313 d.C., saranno protagonisti, insieme ad altri reperti, di una mostra che si terrà al Museo Castiglioni di Varese a partire dal 17 novembre. Le due chiese saranno ricostruite prendendo spunto da quanto emerso dagli scavi. ...