Archeologia. Riportati alla luce i gradoni del Teatro antico di Agrigento
I lavori di scavo, seguiti dal Politecnico di Bari con la direzione e il coordinamento del Parco di Agrigento, proseguiranno in primavera finanziati con i 2 milioni di euro provenienti dal Patto per il sud. Gli attuali scavi sono stati sovvenzionati dal surplus degli introiti del 2016 della Valle dei Templi AGRIGENTO - A poco più di un anno dall’inizio degli scavi del teatro ellenistico di Agrigento, sono stati riportati alla luce dagli archeologi i primi gradoni sommitali sui quali sedeva il pubblico per assistere a spettacoli o dibattiti nel IV secolo avanti Cristo. Il ritrovamento conferma la grandezza e l’importanza dell’antico monumento, che doveva misurare all’incirca 100 metri di diametro, del quale gli archeologi sperano di rinvenire altre parti per ricostruirne la sua originaria struttura. Il Sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, ha evidenziato l’importanza delle nuove scoperte che “elevano le potenzialità del sito Unesco e rigenerano l’anello di congiunzione tra la collina dei Templi e la città millenaria”. "Il teatro antico - ha spiegato il sindaco - racconta la storia di Agrigento dal periodo greco-romano e tardo-antico, e ricostituisce il tessuto urbanistico con il colle di Girgenti su cui sorge la città medievale e moderna. Agrigento è un unicum che nel 2020 potrà raccontare passo dopo passo i 2600 anni di storia dalla sua fondazione. Assieme alle recenti eccezionali scoperte dell'Agorà, del tempio romano e della grande varietà di antiche suppellettili, i gradoni del teatro sono la speranza concreta dell'esistenza di blocchi di sedute ancora sommersi dal terreno. Il teatro antico c’è ed è bellissimo", ha concluso Firetto. ...