Aquileia ospita la mostra “Tesori e imperatori. Lo splendore della Serbia romana”
In esposizione sessantadue reperti provenienti oltre che dalla capitale, l'antica Singidunum, anche dal Museo nazionale di Zajecar e di Nis e dai musei di Pozarevac, Novi Sad, Sremska Mitrovica e Negotin, mentre un calco del 1861 della Colonna Traiana è stato prestato dal Museo della civiltà romana UDINE - Viene inaugurata il 10 marzo e aperta al pubblico l’11 marzo la mostra dal titolo"Tesori e imperatori. Lo splendore della Serbia romana”, che fino al 3 giugno 2018 offrirà ai visitatori un'occasione pressoché unica per ammirare capolavori prestati dal Museo nazionale di Belgrado prima della sua imminente riapertura dopo diciotto anni di restauri. Organizzata dalla Fondazione Aquileia con il Museo di Belgrado e la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Polo museale del Fvg, il Comune di Aquileia e l'Associazione nazionale per Aquileia, la mostra è stata presentata l’8 marzo a Roma, nella sede del Mibact. Sono intervenuti Debora Serracchiani, presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia, Goran Aleksić, ambasciatore della Repubblica di Serbia in Italia, Claudio Strinati, storico dell’arte. In mostra oltre sessanta reperti, capolavori che consentiranno ai visitatori di approfondire oltre seicento anni di impero romano, dalla sua espansione a Oriente, all'età d'oro tardo antica, fino al suo crepuscolo in un'area che ha dato alla storia tra i 16 e i 18 imperatori. I reperti in mostra raccontano un territorio in cui nacquero ben 17 o 18 Imperatori, da Ostiliano a Costanzo III, passando attraverso Costantino il Grande e che vide sorgere grandiose ville imperiali, come quella di Felix Romuliana, oggi Gamzigrad, o nuovi centri, che nel caso di Sirmium, oggi Sremska Mitrovica, potevano includere la presenza di un circo, elemento che trasformava un agglomerato urbano in grande e importante città. Luoghi legati ad Aquileia, città anch’essa di frontiera per l’Impero romano nel periodo della sua espansione, crocevia di strade militari e commerciali, porto fluviale di straordinaria importanza, porta a Oriente ma anche da Oriente. In particolare nel tardo impero Aquileia era molto legata ai centri danubiani e da qui partiva l’antica strada militare e commerciale che la collegava a Singidunum, l’odierna Belgrado per poi arrivare alle sponde del mar Nero. Come spiegato dalla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani: “L’intento di questa mostra - in continuità con le mostre del ciclo "Archeologia ferita" - è quello di perseguire una rinnovata apertura verso contesti, come quello dell'attuale Serbia, che nell'antichità erano strettamente collegati e che ancora oggi riconoscono in Aquileia uno dei centri di irradiazione di comuni istanze. Grazie alla sua posizione e al suo sviluppo, nel tardo impero soprattutto, Aquileia fu un faro culturale importante, attraverso il quale gli influssi dell'Italia settentrionale si propagarono nei Balcani attraverso il bacino della Sava. "E' quasi 'naturale' - ha quindi sottolineato Serracchiani - che la mostra venga accolta a Aquileia. Riconquistando centralità culturale, oggi il Friuli Venezia Giulia può vantare una accresciuta attrattività turistica, alla quale hanno contribuito anche eventi come questo”. Il presidente della Fondazione Aquileia, Antonio Zanardi Landi, ha invece ribadito che la mostra vuole sottolineare "l'importanza di un passato comune e di una memoria condivisa" e apre in un momento particolare, a tre settimane della firma del rinnovo decennale dell'accordo tra Mibact e Regione Fvg con cui viene affidata alla Fondazione la gestione dei due musei nazionali. "Vorremmo - ha detto ancora il presidente - che Aquileia sia nota non solo come custode di un grande patrimonio archeologico, ma anche come esempio di buona gestione”. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Gangemi Editore, curato da Ivana Popović e Monika Verzár e contenente le schede e le fotografie di tutte le opere. Vademecum “Tesori e imperatori. Lo splendore della Serbia romana”.SedePalazzo MeizlikVia Patriarca Popone 7 – Aquileia (Ud)Durata: Dal 11 marzo al 3 giugno 2018Orario marzo:Lun-Ven 9-17Sab-Dom 9-19Orario aprile maggio e giugno:Lun-Ven 9.00-18.00Sab-Dom 9.00-19.00Tranne:Pasquetta, lunedì 2 aprile orario 9.00-19.00Mercoledì 25 aprile orario 9.00-19 .00Lunedì 30 aprile orario 9.00-19.00 Martedì 1°maggio orario 9.00-19.00Biglietti€ 4 intero€ 2 ridotto)Ingresso gratuito- Minori di anni 18- tutte le categorie previste dal Mibact e FVG Card ...