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All’Antiquarium di Pompei inaugurata la mostra “Alla ricerca di Stabia”

Dal 31 luglio al 31 gennaio 2019 un percorso nella storia dell’antica Stabiae attraverso i ritrovamenti provenienti dalla necropoli di Madonna delle Grazie e dal connesso santuario extraurbano in località Privati  POMPEI - Il direttore generale della Soprintendenza archeologica di Pompei, Massimo Osanna ha inaugurato la mostra dal titolo ”Alla ricerca di Stabia”, aperta ai visitatori dell'Antiquarium, nel parco archeologico di Pompei, fino al 31 gennaio 2019. "Questa mostra porta luce su un luogo troppo a lungo dimenticato che è l'antiquarium Stabiano - ha detto Osanna - che è stato un luogo glorioso negli anni Sessanta per i materiali straordinari che conteneva, poi chiuso per problemi di agibilità dell'edificio. Ad oggi è stato il contenitore inadeguato di materiale non più fruibile da parte del pubblico". L’esposizione propone un interessante percorso nella storia dell'antica Stabiae attraverso due contesti di grande importanza, ovvero la necropoli di Madonna delle Grazie e un luogo di culto in località Privati.  La necropoli, costituita da circa 300 tombe distribuite su un'area di circa 15.000 mq, datate tra la seconda metà del VII secolo a.C. e la fine del III secolo a.C., rappresenta una fondamentale testimonianza della più antica occupazione stabile del territorio e di conseguenza una fonte preziosa di informazione sugli abitanti degli antichi centri che circondavano Pompei. Nella necropoli erano presenti tombe a fossa, a cassa litica o coperte con tegole. Gli oggetti in mostra, provenienti dalla necropoli, delineano l'identità del defunto e attestano l'adozione di forme di consumo del vino legate al mondo greco ed etrusco. I reperti testimoniano, inoltre, la presenza in Campania di nuove genti come appunto gli Etruschi che, tra la fine del VII e gli inizi del VI sec. a.C., innescarono profonde trasformazioni negli assetti territoriali e nelle dinamiche insediative. Il santuario extraurbano in località Privati, posto su una terrazza digradante verso il golfo di Stabiae, segnava il confine meridionale del territorio stabiano. Al centro della terrazza è stata rinvenuta una grande fossa continente diverso materiale votivo, frammentato intenzionalmente prima di essere depositato, frammisto a terreno bruciato e a offerte di ossa animali. I reperti, ex voto, terrecotte votive, segnalano il forte legame con la sfera femminile e inseriscono il santuario in una rete di luoghi di culto che costellavano la Penisola sorrentina, dal tempio dorico di Pompei all'Athenaion di Punta della Campanella.  Vademecum “Alla ricerca di Stabia”31 luglio 2018 - 31 gennaio 2019 Pompei, Parco archeologico di Pompei - Area archeologica di Pompei Telefono: +39 081 8575327 E-mail: pompei.ufficiostampa@beniculturali.it - Sito web   ...

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