Alla Reggia di Caserta la prima mostra del progetto artistico GENIUS LOCI
Gli appartamenti storici del Settecento ospitano, dal 20 luglio al 20 agosto 2018, una selezione di 20 opere del duo artistico formato da Stefano Forgione e Giuseppe Rossi, realizzate attraverso l’originale tecnica della proliferazione naturale di muffe su juta, con interventi pittorici successivi CASERTA - Genius Loci, l’innovativo progetto artistico firmato dal duo TTozoi e curato da Gianluca Marziani, sarà in esposizione alla Reggia di Caserta, a partire da venerdì 20 luglio, giorno dell’inaugurazione. Il progetto nasce dall’idea di realizzare opere d’arte in alcuni luoghi storici prescelti, utilizzando l’originale tecnica della proliferazione naturale di muffe su juta, con l’aggiunta di interventi pittorici successivi. Il luoghi prescelti dal duo, formato da Stefano Forgione e Giuseppe Rossi, sono stati due siti Unesco, simboli universali della cultura architettonica, artistica ed archeologica italiana: la Reggia di Caserta (14 novembre 2017) con la sua Necropoli Sannita databile al IV sec a.C., riportata alla luce nel 1990 nell’area sottostante il secondo cortile e l’Anfiteatro del Complesso archeologico di Pompei (19 dicembre 2017) dove il duo ha avuto a disposizione gli ambulacri, sepolti dall’eruzione del Vesuvio del 79 e successivamente riportati alla luce. Le opere sono state dunque create in situ, con l’utilizzo di materie organiche (farine varie), acqua e pigmenti naturali su tele di juta. Le tele sono poi state riposte, per circa 40 giorni, in particolari teche che hanno favorito la naturale proliferazione di muffe, con manifestazioni sempre diverse: nutrendosi della sola parte organica, le spore interagiscono con l’opera secondo uno schema ignoto ed apparentemente caotico. Durante la gestazione, la tela cattura l’humus, l’anima del luogo, andando oltre il visibile e permettendo di trasferirvi la memoria del “contenitore” culturale mediante due fattori: il “condizionamento emotivo” e il “condizionamento ambientale”, in grado di evocare nella mente dell’osservatore la storia e le suggestioni dei luoghi prescelti. Scrive il curatore Gianluca Marziani: Cosa è accaduto durante la permanenza delle opere presso la Reggia? Come hanno agito le muffe naturali nei giorni di silenziosa sospensione dei telai lungo gli spazi sotterranei dell’edificio? Il risultato diventa la forma immaginata e misteriosa, viva e pulsante, forma inizialmente possibile ma mai realmente preventivabile. Perché il risultato di GENIUS LOCI appartiene alla biologia del luogo, alle variabili infinite di un environment, ai tempi di permanenza nel sito specifico. TTOZOI decidono, con metodo e disciplina, quando fermare il processo, optando per un istante di chiusura così come nella vita si sceglie un inizio che conduca al conseguente epilogo. Dal momento in cui le muffe sono bloccate, l’opera rende l’impronta materica un segno definitivo, una nuova superficie che metabolizza la metafora e la somiglianza mimetica. Le tele nate a Caserta attraversano le molteplici nature di un’immagine dal cuore informale: paesaggi nebulosi, montagne tra cieli che brillano, mari con variabili di infiniti blu, paesaggi notturni visti dal cielo, contrappunti luminosi che giocano tra micromondo cellulare e macromondo astronomico. A conclusione dell’intero progetto è prevista la pubblicazione di un catalogo generale. http://www.reggiadicaserta.beniculturali.it/wp/ ...