Recuperato dai Carabinieri un importante dipinto del XIII secolo trafugato nel ‘94
Un “Capriccio architettonico”, la cui attribuzione è contesa tra i due maggiori vedutisti del periodo, ovvero Giovanni Paolo Pannini (1691-1765) e Andrea Locatelli (1695-1741) ROMA - I Carabinieri del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, hanno recuperato un importante dipinto a olio risalente al XVIII secolo, trafugato nel 1994. Si tratta di un “Capriccio architettonico con astanti” di cui non è ancora certa l’attribuzione, contesa tra Giovanni Paolo Pannini e Andrea Locatelli, due dei maggiori vedutisti italiani dell’epoca. L’opera è stata recuperata lo scorso novembre in seguito ad alcune attività di monitoraggio del mercato delle opere d'arte, dopo che i militari della Sezione Antiquariato dei carabinieri Tpc lo hanno individuato in una importante casa d'asta londinese, in procinto di essere messo in vendita al prezzo di partenza di 40 mila sterline, pari a circa 50 mila euro. I militari hanno eseguito immediatamente una serie di approfondimenti investigativi anche attraverso la Banca Dati dei beni culturali rubati, che hanno confermato la corrispondenza dell'opera messa in vendita a Londra con quella rubata. Le indagini hanno consentito anche di accertare che il dipinto era stato consegnato, da un antiquario, alla filiale romana della casa d'aste londinese che, a sua volta, ne aveva chiesto e ottenuto l'attestato di libera circolazione. L’intento, secondo i carabinieri era di realizzare all'estero un maggiore guadagno, in virtù dell'importante richiesta di opere d'arte di uno principali esponenti della pittura vedutista italiana del XVIII secolo. Durante l'attività d'indagine, inoltre, secondo quanto riferito dai carabinieri Tpc, è emersa nella monografia di Andrea Locatelli curata da Andrea Busiri Vici del 1976, nella scheda n. 11, una attribuzione non a Pannini ma a Locatelli. Il dipinto, del valore inestimabile, è stato rimpatriato in questi giorni per essere restituito alle Gallerie Nazionali di arte Antica di Roma - Palazzo Barberini e Galleria Corsini, cui era stato donato nel 1892 dalla famiglia Torlonia. Nel gennaio 1925 era stato dato in deposito a Palazzo Venezia dopo essere stato in mostra a Castel Sant'Angelo nel 1911 e nel 1920. Il 20 febbraio 1958 l'opera era stata ceduta in deposito temporaneo all'istituto culturale “delegazione opere d'arte Astalli” - Archivio Siviero - Delegazione per le Restituzioni del ministero Affari Esteri, mentre il furto risale all'1 gennaio 1994. ...