MAXXI. Le mostre e i progetti artistici speciali per il 2018
Il 25 gennaio i vertici del museo hanno presentato il programma delle future esposizioni. Con 10 nuove mostre, focus sulla collezione e progetti artistici speciali il MAXXI riflette su temi globali e celebra i grandi protagonisti del nostro tempo ROMA - Nel corso del 2018 le gallerie del MAXXI saranno animate da ben 10 nuove mostre e progetti artistici speciali. Si parte con la nuova edizione del Progetto ALCANTARA-MAXXI protagonista la designer Nanda Vigo che, con Arch/arcology, crea uno spazio fruibile ispirato ai lavori dell’architetto Paolo Soleri, in collezione MAXXI Architettura (a cura di Domitilla Dardi, 2–25 febbraio 2018). Le opere provocatorie di Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, duo artistico tra i più innovativi nel contesto dell’arte contemporanea internazionale, compongono la mostra Blackout. Sculture, opere a parete, video di recente produzione raccontano le dinamiche di potere, la crisi energetica e la situazione difficile del Sud del mondo globalizzato, a partire da Portorico. L’importanza delle risorse alternative per gli artisti è dimostrata anche da tutta la tecnologia e l’illuminazione della mostra, alimentate a energia solare (a cura di Hou Hanru e Anne Palopoli, 16 febbraio – 30 maggio 2018). Gli Architetti di Zevi. Storia e contro storia dell’Architettura italiana 1944-2000. In occasione del centenario della sua nascita la mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Bruno Zevi, ripercorre il lavoro critico, le battaglie civili, le influenze, lo spessore politico di Zevi. Esposti suoi testi critici, pubblicazioni, video interviste, insieme a disegni, plastici, materiali visivi di autori come Giancarlo De Carlo, Ignazio Gardella, Pier Luigi Nervi, Luigi Pellegrin, Renzo Piano, Piero Sartogo, Carlo Scarpa e molti altri (a cura di Pippo Ciorra e Jean-Louis Cohen, 20 aprile – settembre 2018). I giovani talenti nell’arte sono protagonisti del Premio MAXXI BVLGARI. Questo progetto, nato per il sostegno e la promozione dei giovani artisti, grazie all’importante partnership con Bulgari, nel 2018 si rinnova, si rafforza e si proietta sulla scena artistica internazionale. I tre finalisti Talia Chetrit, Invernomuto e Diego Marcon, scelti da una prestigiosa giuria internazionale, esporranno i loro lavori in una mostra al MAXXI (a cura di Giulia Ferracci, 30 maggio - 14 ottobre 2018). A ottobre la giuria decreterà il vincitore, la cui opera verrà acquisita dal museo. Riparte la collaborazione con il MoMA per la settima edizione di YAP MAXXI (con MoMA/MoMA PS1, Constructo di Santiago del Cile, MMCA di Seoul). Nel 2018 il programma per realizzare uno spazio fruibile temporaneo sulla piazza del museo allarga gli orizzonti selezionando i 5 finalisti tra i partecipanti all’open call della piattaforma europea Future Architecture Platform (8 giugno–ottobre 2018, a cura di Pippo Ciorra). Il continente africano, in costante crescita tra contraddizioni e ferite aperte, è al centro di due mostre organizzate in occasione della Seconda Conferenza Ministeriale Italia Africa. La multiforme scena artistica del continente e la città come crogiuolo di idee ed esperienze sono al centro della grande mostra African Mētrópolis. Una città immaginaria, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: 40 artisti e oltre 100 opere, tra cui molte nuove produzioni, per riflettere sulle grandi trasformazioni sociali ed economiche del Paese (a cura di Simon Njami ed Elena Motisi, 22 giugno – ottobre 2018). Road to Justice è invece un progetto sperimentale in cui opere della collezione MAXXI dialogano con altre scelte per testimoniare le criticità della società africana e la ricerca di possibili soluzioni (a cura di Anne Palopoli, 22 giugno – ottobre 2018). Low Form. L’arte nell’era dell’intelligenza artificiale è un viaggio multisensoriale tra le opere degli artisti più interessanti della scena italiana e internazionale, nati a partire dagli anni Ottanta. Sperimentazione di nuovi materiali, una dimensione visiva fatta di digital e sound, un universo virtuale, sub reale nei lavori di, tra gli altri, Jamian Juliano-Villani, Lorenzo Senni, Ryan Trecartin, Luca Trevisani (a cura di Bartolomeo Pietromarchi, ottobre 2018-febbraio 2019). Testimone con i suoi reportage di guerre ed emergenze umanitarie in tutto il mondo, dall’Afghanistan all’Iraq, dal terrorismo alle frontiere, Paolo Pellegrin è uno dei più importanti fotoreporter internazionali. Le sue fotografie, tra cui anche una committenza fotografica su L’Aquila, sono protagoniste di una personale a cura di Germano Celant (dal 7 novembre 2018). Conclude la stagione la grande mostra The Street. Percorsi di incontro, creazione e resistenza, in cui la strada si rivela laboratorio per artisti, architetti, creativi e luogo di condivisione e sperimentazione di nuove tecnologie. In mostra opere d’arte, progetti di architettura, fotografie, performance, video ma anche festival di strada, cinema estemporanei e street food (a cura di Hou Hanru e Elena Motisi, da dicembre 2018). PROGETTI SPECIALI: THE INDEPENDENT, ARTAPES, NATURE Nel 2018 prosegue la ricerca sulle piattaforme indipendenti di The Independent avviata nel 2014, a cura di Giulia Ferracci ed Elena Motisi, quest’anno in partnership con ArtVerona e Nesxt Torino. Ad oggi, sono stati censiti 105 gruppi, di cui 15 hanno presentato al MAXXI le loro idee e proposte, e il sito internet www.theindependentproject.it è diventato una vera e propria mappatura delle realtà autonome. Quest’anno i protagonisti saranno la piattaforma MoRE (www.moremuseum.org), un museo virtuale di opere mai realizzate (marzo - luglio 2018) e NESXT Torino (www.nesxt.org), che promuove un festival annuale sui centri di produzione indipendente (da luglio 2018). Prosegue inoltre Artapes, programma dedicato ai video d’artista tra i più interessanti nella produzione storica e recente, a cura di Giulia Ferracci, nella video gallery permanente powered by In Between Art Film. In programma, tra gli altri, una rassegna video su Allora & Calzadilla e una su Jonathan de Andrade, un festival sul cinema lituano e il festival Les Rescontres. A dicembre, infine, nuova fase del progetto Nature, dedicato ad architetti di fama internazionale. COLLEZIONE: NUOVE ACQUISIZIONI, FOCUS, LA MOSTRA A PALAZZO BARBERINI La collezione è un corpo vivo e dinamico, è l’anima del museo. Nel quinquennio 2013 - 2017, si è arricchita di 168 nuove acquisizioni attraverso produzioni e coproduzioni, acquisti e comodati, donazioni di artisti e collezionisti. Solo nel 2017 sono state finalizzate 46 nuove acquisizioni, tra cui l’archivio di Paolo Portoghesi, i modelli di studio di Yona Friedman e quelli per le stazioni della Metropolitana di Napoli, fotografie di Letizia Battaglia e Helmut Newton, opere di Bruna Esposito, Sislej Xhafa, Piero Gilardi, Carl Andre, Gianfranco Baruchello e molto altro ancora. Il suo nuovo allestimento, The Place to Be, è stato inaugurato lo scorso maggio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, nel 2018, continuerà a cambiare, a rinnovarsi e arricchirsi già a partire da febbraio, con i lavori di Paola Pivi e Rashid Johnson e con focus su artisti e architetti. Per la collezione arte, i focus saranno dedicati a Miltos Manetas (marzo – maggio 2018) e Nico Vascellari (a cura di Bartolomeo Pietromarchi, giugno – settembre 2018). Per architettura: Disegno ergo progetto_ nuove acquisizioni esplora il rapporto strettissimo tra il disegno e la costruzione (marzo – maggio 2018) e La Via Novissima. Un percorso alle origini del post-modern parte dall’archivio Portoghesi e dal suo progetto per la Biennale Architettura 1980 (dicembre 2018). Da maggio a ottobre, inoltre, alcune opere della collezione Arte si “trasferiscono” a Palazzo Barberini in occasione dell’inaugurazione delle nuove sale del piano nobile, per la mostra Eco e Narciso. Ritratto e Autoritratto dalle collezioni di Palazzo Barberini e del MAXXI a cura di Flaminia Gennari Santori e Bartolomeo Pietromarchi. Prendendo spunto da una delle opere più iconiche di Palazzo Barberini, il Narciso alla fonte del Caravaggio, la mostra propone un percorso tra arte antica e arte contemporanea sul tema del Ritratto e dell’Autoritratto con opere dal XVI al XXI secolo dalle collezioni dei due musei. Il dialogo tra antico e moderno attraverso le opere dei due musei si svolgerà anche al MAXXI, dove saranno esposti La Velata, scultura settecentesca di Antonio Corradini, insieme con VB74 di Vanessa Beecroft, 2014-2017, immagine della performance realizzata al MAXXI nel 2014 per la mostra Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945–1968. ...