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Roma, nuovo polo bibliotecario a Palazzo S.Felice

Nell’edificio, che si trova tra Palazzo del Quirinale e Fontana di Trevi, verrà trasferita la Biblioteca Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma. Fino allo scorso anno la struttura era adibita ad alloggi del personale della Presidenza della Repubblica ROMA - E’ stata firmata dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e il Segretario generale del Mibact, Carla Di Francesco, la convenzione per la valorizzazione del Palazzo di San Felice, dove verrà trasferita la Biblioteca Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma. Nasce dunque un nuovo polo bibliotecario, culturale di importanza internazionale. “Stiamo gestendo un'operazione unica per valorizzare la Biblioteca di Archeologia e Storia dell'arte in locali idonei. - Ha detto il ministro Franceschini - Uno dei palazzi più belli e prestigiosi di Roma, Palazzo San Felice, che il Presidente Mattarella ha deciso di aprire alla collettività, destinandolo a finalità culturali”. L'intervento rientra nel quadro delle iniziative di apertura al pubblico dei beni immobili in dotazione alla Presidenza della Repubblica per una più ampia fruizione della collettività, come già accaduto per la concessione in uso di un tratto di litorale della Tenuta di Castelporziano e delle Scuderie del Quirinale, oggi sede espositiva.  L’edificio, costruito nel 1860 per volontà di Papa Pio IX per ospitare personale della corte pontificia, fino allo scorso anno ospitava gli alloggi del personale della Presidenza della Repubblica. Ora, pur rimanendo nella dotazione del Quirinale, il complesso sarà dato in concessione al Mibact e sarà ristrutturato. Per il progetto di recupero sono stati stanziati 20 milioni di euro, i lavori saranno realizzati in collaborazione con l'Agenzia del Demanio. L’apertura di Palazzo San Felice, che si sviluppa su una superficie di 8.800 mq, è prevista per il 31 dicembre 2020 e il nuovo polo verrà gestito da una Fondazione interamente pubblica istituita dal MiBACT. Verranno ricavati diversi spazi, tra cui una sala lettura, uffici, depositi, locali tecnici, zone espositive, spazi per eventi e zone di ristoro.  Il nuovo polo vedrà impiegato il personale del Ministero per la cura di 380mila volumi, 1600 opere manoscritte, 66mila microfiches e 400 cd-rom.    ...

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