Vittorio Sgarbi racconta Gianfranco Bruno a Pietrasanta
Presentazione del volume dedicato all'opera pittorica del noto critico d'arte. Insieme a Sgarbi, Flavio Arensi ROMA - Mercoledì 30 agosto 2017, alle ore 19.00, il Salone della SS. Annunziata del Chiostro di Sant’Agostino di Pietrasanta (LU), Vittorio Sgarbi ospita la presentazione del volume "Gianfranco Bruno pittore (Genova 1937-2016)", dedicato all’opera pittorica del noto critico e studioso d’arte, affermatosi per mostre e saggi di rilevanza nazionale ed internazionale, a poco più di un anno dalla sua scomparsa. A parlarne saranno Vittorio Sgarbi, autore del saggio introduttivo dedicato alla figura dell’artista genovese, e il critico d’arte Flavio Arensi che ha condiviso con Gianfranco Bruno un intenso rapporto di amicizia e di carriera professionale. Il libro (Erga Edizioni) è curato da Lia Perissinotti e contiene i testi di Claudio Nembrini e Ruggero Savinio. La serata è a ingresso libero. Gianfranco Bruno è stato direttore, dal 1969 al 2001, dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, rinnovandone completamente l’istituzione. Dedicatosi inizialmente, fin dagli ultimi anni del liceo classico, quasi esclusivamente alla pittura, in particolare quella a olio, si impegna, sempre più assiduamente, nella critica d’arte che diverrà nel tempo la sua attività “ufficiale”, senza che questo gli impedisca di proseguire con continuità il suo percorso artistico nell’intero arco della sua vita. Importante nella sua formazione il soggiorno romano, durante il quale conosce Mafai, Mazzacurati e Fausto Pirandello, frequentazioni che lo introducono nell’ambiente artistico locale e consolidano il suo interesse per la Scuola romana. Successivamente vive a Milano, città con cui rimarrà sempre in contatto. Frequenterà nel tempo in particolare Testori, Tassi, Francese, Chighine, Morlotti, Savinio. Nel 1969, in concomitanza con la sua nomina di direttore dell’Accademia Ligustica, si trasferisce definitivamente a Genova. Dalla metà degli anni Settanta inizia a privilegiare la tecnica del pastello, che diventerà nel tempo il suo mezzo di espressione più consueto. Il suo orientamento artistico si fonda sulla convinzione che esista una continuità tra l’arte antica e quella moderna e in questo senso si può ben comprendere la sua predilezione per l’arte figurativa ed il rifiuto di qualsiasi “originalità” e compromissione in funzione del mercato. Attività artistica e attività critica trovano quindi ambedue motivazione in una scelta di orientamento corrispondente a ben motivate predilezioni personali. Rarissime le apparizioni pubbliche del suo lavoro. Sempre apparso restio ad esporre le sue opere per timore di una negativa interferenza tra la sua attività pubblica di critico e quella più intima e privata di pittore. Prima ed unica personale in Italia, nel 1998, alla Galleria Appiani Arte Trentadue di Milano. Di lui, Vittorio Sgarbi ha scritto: “Bruno è interprete lucido come storico e come pittore”. Gianfranco Bruno è tra i curatori di importanti mostre allestite in Versilia, in Garfagnana e a Viareggio, con successo di pubblico e di critica. Si ricordano: a Seravezza, Palazzo Mediceo, Plinio Nomellini e la Versilia, 1989; Giuseppe Viner, 1992; Alla ricerca dell’Eden, il paesaggio della Versilia nella pittura italiana tra Otto e Novecento, 1999; Lorenzo Viani. Un maestro dell’espressionismo europeo, 2000; Geometrie della luce. Il paesaggio della Toscana nella pittura italiana tra otto e novecento, 2001; Moses Levi, 2002. A Barga, Palazzo Comunale Pascoli e Nomellini, 1986, e a Villa Gherardi Alberto Magri. Un pittore del ‘900, 1996. A Castelnuovo Garfagnana, Rocca Ariostesca Giovan Battista Santini, 1998. A Viareggio, Palazzo Paolina, Ai confini della mente. La follia nell’opera di Lorenzo Viani, 2001. ...