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Carrara, aprirà nel 2019 un museo dedicato a Canova

Musei. È annunciata per il 2019 l’apertura di un museo dedicato ad Antonio Canova, del quale l’Accademia di Belle Arti possiede un’importante collezione di gessi originali tra cui quello della «Venere Italica» o del gruppo «Venere e Adone», capolavori del maestro.Luciano Massari, artista, scultore, che ha da un anno assunto la direzione dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, sta lavorando in sinergia con il Comune, alla realizzazione del progetto di valorizzazione del patrimonio dell’istituto, già avviato da Lucilla Meloni nel 2015 col riordino della collezioni.L’Accademia, situata nel Palazzo del Principe, è testimonianza della storia della dinastia dei Cybo Malaspina, signori di Massa e di Carrara: una sorta di piccola reggia, dal Rinascimento, col cortile allestito come un lapidarium dove sono statue romane provenienti dall’antica Luni, al XX secolo, con le vetrate di Galileo Chini, fino all’oggi, con lavori di Ettore Spalletti e Stefano Arienti.Oltre ai gessi di Canova, l’Accademia ospita opere di Finelli, Tenerani e di Lorenzo Bartolini, già direttore dell’istituto, poi dipinti, arredi, volumi di pregio. Senza dimenticare l’edicola di Fantiscritti dove sono le firme degli artisti che hanno lavorato alle cave, Michelangelo, Giambologna, Bernini, Canova e altri, o l’aula dei marmi che racchiude un importante campionario di marmi italiani di grande interesse anche per geologi. L’edificio che accoglierà il nuovo museo è situato in Palazzo Rosso, costruito nel 1776 per ospitare la prima sede dell’Accademia. «Il palazzo, spiega Massari,  necessita di alcuni lavori, ma abbiamo già intrapreso un confronto costruttivo con il Comune, e si potrebbe inaugurare il museo nel 2019, in occasione dei 250 anni della fondazione dell’Accademia; sarà un anno denso di mostre e iniziative di livello internazionale che sto organizzando già dal momento della mia elezione». Massari esclude però l’idea della fondazione per gestire il futuro museo, avvalendosi dell’esperienza avuta alla direzione dell’Accademia Albertina di Torino, dove la Pinacoteca è direttamente gestita dalla stessa Accademia, e intende adottare per Carrara lo stesso modello. ...

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