Una cavalletta intrappolata nel quadro ‘Olive Trees’ di Vincent Van Gogh
L’insetto è stato scoperto dai curatori del museo d'arte Nelson-Atkins di Kansas City, un dettaglio finora mai rilevato, mimetizzato nel dipinto da 128 anni ROMA - Un dettaglio sicuramente curioso, perfettamente mimetizzato tra i colori vorticosi del dipinto, realizzato nel 1899, dal grande pittore olandese. Lo hanno scoperto dopo 128 anni i curatori del museo d'arte Nelson-Atkins di Kansas City. Finora infatti questo piccolo dettaglio era passato del tutto inosservato, visto che misura appena due millimetri. Gli esperti sostengono che l’insetto sulla tela sia frutto di una pura casualità visto che il pittore era solito dipingere all’aria aperta. Questo particolare dunque, come sottolineato dalla curatrice Mary Schafer, che si è accorta per prima della presenza del piccolo animaletto, ci connette ancor più con le modalità di lavoro di Van Gogh, “con il suo stile e con il momento in cui realizzò l'opera". D’altra parte lo stesso artista, in una lettera al fratello Theo, descrivendo il suo processo creativo, scrive: “Ci sono una serie di cose che possono accadere: posso raccogliere centinaia di mosche dai colori, per non parlare della polvere e della sabbia". Tuttavia l'entomologo Micheal Engel, professore alla Kansas University e collaboratore del museo di storia naturale di New York, ritiene che l’insetto fosse già morto quando finì sulla tela, essendo privo di torace e addome e quindi impossibilitato a muoversi. Che sia stato dunque proprio Van Gogh a volerlo nel suo quadro, tra le sue impetuose pennellate? Al momento rimane ancora un mistero. ...