Bologna. Al Complesso Monumentale di Santa Maria della Vita “Dinamiche d’Arte” di Beatrice M. Serpieri
La fotografa rilegge in chiave moderna, attraverso 25 scatti, le opere scultoree di grandi artisti italiani quali Niccolò dell’Arca, Antonio Canova, Pietro Tenerani, Adolfo Wildt BOLOGNA - Le fotografie di Beatrice M. Serpieri sono protagoniste della mostra ospitata, dal 26 settembre, al Museo del Complesso Monumentale di Santa Maria della Vita. La fotografa reinterpreta, attraverso la tecnica della scomposizione della luce e delle immagini applicate su materiale traslucente, le opere di grandi artisti italiani quali Niccolò dell’Arca, Antonio Canova, Pietro Tenerani, Adolfo Wildt. Fulcro della mostra è il lavoro condotto sul Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca, gioiello del Quattrocento in terracotta composto da sette statue, custodito alla destra dell’altare maggiore di Santa Maria della Vita. Graziano Campanini, curatore, responsabile di Santa Maria della Vita, spiega: “I volti, le mani, “l’urlo di pietra” delle Marie “sterminatamente piangenti” di Niccolò, sono indagate fino ai minimi dettagli, fino a mostrarci i denti delle bocche urlanti e la lingua, fino a farci vedere le rughe sul viso di San Giovanni Battista e tutti i suoi ricci arruffati, fino a farci vedere le vesti di Maria Maddalena scomposte dal vento che ricama sui veli e sui mantelli onde di dolore come se si propagassero nell’aria attorno”. Beatrice studia Niccolò dell’Arca, uno dei più grandi interpreti della coroplastica Rinascimentale, addentrandosi in un nuovo mondo artistico dove a farla da padrone sono il dinamismo e la forza espressiva delle singole figure. Struggenti sono i particolari tratti dalla scomposizione di elementi: dai più incisivi delle Marie piangenti ai meno esuberanti del San Giovanni, figura centrale che, silenziosa, si dispera nel suo pianto. Nel suo lavoro l'emergere della luce scomposta mette in evidenza una precisa ricerca mirata allo stravolgimento dell'immagine, suscitando un senso di straniamento. Le opere - realizzate in stampa digitale su pellicola vinilica e applicate su grandi lastre di massello in metacrilato traslucente – diventano vere e proprie foto-sculture che dialogano con il contesto esterno in un continuo divenire e con una visione tridimensionale. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, edito da Edizioni Pendragon, corredato da saggi critici del curatore Graziano Campanini, e da Jadranka Bentini e Sandro Parmeggiani, critici d’arte. {igallery id=7439|cid=1144|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Vademecum BEATRICE M. SERPIERI, “DINAMICHE D’ARTE”26 settembre – 25 novembre 2018Museo del Complesso Monumentale di Santa Maria della Vita, via Clavature, 8, BolognaOrari: da martedì a domenica ore 10-19 Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura ...