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Valle d’Aosta. Alla scoperta del Castello di Aymavilles

Dal 4 al 26 agosto 2018 con l’iniziativa “Châteaux ouverts”, visite guidate gratuite per scoprire le evoluzioni del monumento dalla costruzione ai giorni nostri AOSTA - l castello di Aymavilles domina il dosso morenico allo sbocco della valle di Cogne. Nei secoli l’edificio è stato oggetto di importanti rimaneggiamenti e trasformazioni, offrendosi oggi come un originale palinsesto architettonico. Fortezza turrita e residenza signorile, maniero medievale ma anche elegante dimora di gusto rococò con uno splendido affaccio panoramico sulla valle centrale.  Sede nell’Ottocento di una prestigiosa collezione d’arte e antichità, il castello deve il suo fascino alla raffinatezza degli apparati decorativi e alle dense vicende storiche dei suoi proprietari. Dal 4 al 26 agosto 2018, nel cuore della stagione turistica estiva, grazie all’iniziativa “Châteaux ouverts”, l’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta apre le porte del castello con un cantiere evento per mostrare i risultati dei recenti interventi conservativi indirizzati sia all’edificio che agli apparati decorativi interni. Il restauro e la valorizzazione della dimora sono stati finanziati dal Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/2020 (FESR), nell’ambito del progetto “Rete Cultura e Turismo per la competitività”. Gli interventi sull’edificio sono iniziati nel 2013, contemplando l’esecuzione di operazioni edili, strutturali e impiantistiche finalizzate alla fruizione in totale sicurezza del monumento, nonché di tutte quelle lavorazioni necessarie alla realizzazione del futuro allestimento museale.  A seguito delle ricerche storico­ archivistiche e dopo aver valutato la consistenza degli arredi pervenuti insieme al castello, l’indirizzo museale si è orientato verso l’esposizione della collezione di arte e antichità della Société académique réligieuse et scientifique Saint-Anselme.  La raccolta, formatasi a partire dal 1855, data di fondazione della Società, ben si presta per rappresentare l’identità assunta dal castello nel XIX secolo.  A quest’epoca, infatti, vi trovava sede la ricca collezione d’arte della famiglia Cacherano della Rocca, dispersa alla morte del conte Vittorio. La collezione dell’Accademia, da anni non visibile al pubblico, manifesta un interesse particolare per l’archeologia locale e la ricerca delle vestigia antiche. Il futuro allestimento museale fornirà al visitatore una doppia chiave di lettura: da un lato la storia del castello attraverso il recupero filologico dell’edificio, dall’altro la ricchezza della collezione dell’Accademia di Sant’Anselmo. {igallery id=6536|cid=1104|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} ...

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