Al via l’l’VIII Congresso Nazionale degli Architetti italiani
L'appuntamento sarà l’occasione per proporre alle istituzioni delle possibili ipotesi per programmare e pianificare lo sviluppo futuro delle nostre città e dei nostri territori ROMA - Dal 5 al 7 luglio a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, si svolgerà l’VIII Congresso del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC). Il tema di quest’anno è "Abitare il Paese. Città e Territori del Futuro Prossimo" e vedrà riuniti 3mila delegati in rappresentanza dei 155mila iscritti. Con questo importante appuntamento il Consiglio Nazionale degli Architetti - a dieci anni dall’ultimo Congresso tenutosi a Palermo - intende offrire un significativo contributo al dibattito sul futuro dell'abitare, delle città e dei territori, proponendo un nuovo paradigma della qualità della vita urbana, ripensandone il modello. Una città, quella a cui pensano gli architetti italiani, che diventi sempre più un luogo desiderabile dove vivere, lavorare, incontrarsi, formarsi, conoscere e divertirsi: un luogo attrattivo, dunque, da tutti i punti di vista. Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti ha spiegato: ''Sarà un Congresso rivolto non solo agli architetti ma soprattutto al Paese, per far emergere l'ineludibile e improcrastinabile necessità di una nuova stagione di pianificazione strategica che approcci lo spazio edificato da un punto di vista olistico e incentrato sul ruolo della cultura della costruzione di qualità a tutti i livelli territoriali e cioè non solo con riferimento alle città e agli spazi urbani, ma anche a quelli periferici e rurali e alle relative interconnessioni". "La cultura è un volano insostituibile della sostenibilità economica, sociale e ambientale, plasma la nostra identità e definisce la nostra eredità; per questo, come riportato nella Dichiarazione di Davos - dello scorso gennaio - dei Ministri europei della cultura, deve essere messa al centro delle politiche di sviluppo, in quanto nessun sviluppo può definirsi democratico, pacifico e sostenibile se non è fondato sulla cultura'', ha concluso Cappochin. Il programma dei lavori del 5 luglio, prima giornata del Congresso, prevede la relazione di apertura di Cappochin, sui ''Principi per una nuova legge per lo sviluppo delle città del futuro prossimo e per una legge per l'architettura'', seguita dai saluti dei rappresentanti delle Istituzioni governative e parlamentari e delle autonomie locali, delle altre professioni oltre che dei presidenti mondiale ed europeo della categoria. Nel pomeriggio, l'analisi giuridica della proposta illustrata da Cappochin sarà al centro dell'intervento dell'avvocato Paolo Stella Richter; al termine, prevista la proiezione del video ''Come cambiano le città italiane: dalle città metropolitane ai piccoli Comuni'' che illustra gli spunti più significativi raccolti nel lungo percorso di ascolto dei territori - quattordici tappe da nord a sud del Paese - che ha caratterizzato i mesi di preparazione del Congresso. Percorso che ha permesso un confronto con oltre settemila tra architetti, pubblici amministratori, esponenti della politica, dell'economia, della cultura, del volontariato e, più in generale, della società civile. Sempre nel pomeriggio della prima giornata dei lavori, tre le Tavole Rotonde previste: ''Riflessioni del Comitato Scientifico del Congresso Nazionale''; ''Le città resilienti. Presentazione e confronto esperienze internazionali''; ''Agenda urbana 2030. Esperienze italiane e europee a confronto''. In chiusura dei lavori verrà presentata una selezione dei migliori progetti vincitori dei concorsi di progettazione in due gradi selezionati per la Mostra. Verranno anche presentati i Protocolli e i Bandi dei nuovi concorsi di architettura in due gradi.La seconda giornata dei lavori sarà aperta dall'intervento di Alberto Bonisoli, Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. A seguire una serie di tavole rotonde che approfondiranno alcuni dei maggiori temi sul tappeto. Sabato 7 luglio, giornata conclusiva del Congresso, è in programma la presentazione dell'indagine ''L'immagine sociale dell'architetto'' curata dal sociologo Mario Abis alla quale seguiranno gli interventi di Paolo Baratta, Presidente de La Biennale di Venezia; Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore; Michele Dall'Ongaro, presidente - Sovrintendente Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Chiuderanno i lavori del congresso nazionale la presentazione del Manifesto del Congresso, la presentazione e votazione di Mozioni e l'intervento di chiusura di Cappochin che traccerà il bilancio delle giornate congressuali, importante punto di partenza per il lavoro che, nei prossimi due-tre anni, vedranno impegnati in tutta una serie di iniziative gli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani. ...