VIII edizione di “Taobuk”, il Festival internazionale del libro di Taormina
Dal 23 al 27 giugno 2018 torna la rassegna dedicata ai libri antichi e alle stampe di pregio. A Palazzo Ciampoli anche una mostra dal titolo “Geografie Sentimentali”. Durante la serata inaugurale del festival si esibiranno Stefano Bollani e Carmen Consoli TAORMINA - Inaugura il 23 giugno la ottava edizione di Taobuk, il Festival internazionale del libro di Taormina, diretto e ideato da Antonella Ferrara. Tema della rassegna è “Rivoluzioni”. Durante la serata inaugurale al Teatro Antico si svolgeranno la cerimonia di consegna dei Taobuk Awards for Literary Excellence agli scrittori Amos Oz ed Elizabeth Strout e le esibizioni di Stefano Bollani, accompagnato dall’orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, e Carmen Consoli. A Palazzo Ciampoli inoltre, dal 24 all’8 luglio, si terrà la mostra di libri antichi e mappe storiche, a cura di Maria Teresa Rodriguez e Roberta Scorranese, promossa dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e dal Parco Archeologico Naxos Taormina, dal titolo “Geografie Sentimentali”. Obiettivo del festival è infatti anche la valorizzazione dell’immenso archivio librario proveniente dalla Biblioteca Regionale di Messina, un fondo che conserva incunaboli e manoscritti e un patrimonio librario di centinaia di migliaia di volumi sulla storia siciliana arcaica. Il nucleo dei materiali esposti nella mostra, costituito da circa una trentina di mappe preziose, è un racconto che si snoda nell’arco di trecento anni, dal Cinquecento all’Ottocento. In esposizione alcuni esemplari davvero straordinari e sorprendenti, che vanno dalle mappe realizzate appositamente per i naviganti a quelle più fantasiose e meno fedeli alla realtà. E’ il caso ad esempio di quelle che Vincenzo Maria Coronelli produsse per personaggi eruditi del tardo Seicento, che non gradivano più una rappresentazione fedele della Terra. Dunque si potranno ammirare città vere e città ideali. Un altro sorprendente esempio è quello della mappa del fiammingo Frederick de Wit, realizzata nel 1680, che riprende una rappresentazione del secolo precedente: in un riquadro in alto, compare una Messina dotata di mura di cinta e di arsenali che all’epoca non esistevano, ma quella era l’immagine che si voleva trasmettere. All’inaugurazione della mostra, domenica 24 alle 12, ci sarà un intervento musicale a cura dell’Orchestra Mandolinistica Gioviale di Taormina. ...